L’intera comunità si stringe nel dolore ed è vicina ai familiari
La morte dei 4 ragazzi deceduti in un incidente a San Sepolcro umbro la scorsa notte è stata una tragedia immensa non soltanto per la loro giovanissima età, ma per il fatto che nessuno di loro si è salvato. Assieme al dolore, allo sconcerto e all’incredulità, Città di Catello piange i quattro ragazzi e tutti si chiedono cosa possa essere accaduto: forse una distrazione, forse il terreno scivoloso e forse la vera dinamica dell’incidente non la sapremo mai .
Dei 4 ragazzi, Luana Ballini era la più giovane, aveva 17 anni. I compagni di classe hanno appreso la notizia sul piazzale antistante davanti all’istituto tecnico “Franchetti Salviani”, i cellulari suonavano e moltissimi piangevano. Alle otto del mattino la notizia era ufficiale, Luana è morta. Nella serata aveva partecipato al compleanno di un’amica di classe, assieme agli altri coetanei e, poco dopo la mezanotte, le due coppie di amici avevano lasciato la festa per recarsi in una nota discoteca nella vicina Toscana ( San Sepolcro).
Una amica che l’attendeva nel locale più volte l’aveva cercata al cellulare ed aveva appreso la notizia intorno alle 3 del mattino notando diverse ragazze piangere nei bagni. “Non ci volevo credere – ha dichiarato Beatrice – e così ho chiamato più volte Luana sul cellulare, poi le ho inviato due messaggi in cui le ho scritto ‘dimmi che non è vero’”
Natasha Baldacci, 22 anni, aveva frequentato l’istituto tecnico “Franchetti Salviani“. Si era diplomata nel 2019 in amministrazione finanza e marketing. Aveva iniziato a lavorare da poco in un ufficio di una assicurazione proprio nel comune tifernate. Si occupava di assicurazioni ed era considerata molto affidabile. Gabriele Marghi era uscito nel 2019 dal liceo Patrizi-Baldelli-Cavallotti con il diploma e lavorava in una azienda di costruzione di macchine agricole a Trestina da poco tempo aveva iniziato una relazione con Natasha. Nico Dolfi si era diplomato tre anni fa al liceo linguistico Città di Piero a Sansepolcro, dopo di che si era iscritto a Economia nell’ateneo umbro.
L’incidente è avvenuto lungo un tratto di strada rettilineo. L’auto, una Fiat Punto, è prima finita in una cunetta e quindi contro il muro di contenimento di un ponte. I giovani sono tutti morti sul colpo all’interno dell’abitacolo.
L’agenzia Ansa ha ricordato che nel dicembre del 1999 altri quattro giovani morirono in seguito a un incidente stradale avvenuto a pochi metri di distanza. Una lapide si trova nel luogo in cui 23 anni fa un’utilitaria finì contro un albero, causando il decesso di un ventenne e tre diciottenni. Un quinto ragazzo di 18 anni riuscì invece a salvarsi. L’incidente avvenne a circa 200-300 metri dal punto in cui la scorsa notte la vettura dei quattro ragazzi è finita contro il muro di contenimento del ponte.
Il sindaco di Città di Castello, Luca Secondi, in un videomessaggio diffuso dopo la morte di quattro giovani ha dicharato “Voglio esprimere intanto le condoglianze alle famiglie colpite da questo evento tragico che colpisce anche tutta la nostra comunità. Per questo è stato deciso di annullare tutti gli eventi organizzati per oggi dal Comune.Possiamo esprimere la massima vicinanza alle famiglie – prosegue il sindaco – ed il cordoglio per la vicenda che è successa. Questo è il momento in cui serve rispetto e serve la massima attenzione per il momento che stanno vivendo”