Continuò a frequentare la casa dei due ultraottantenni senza attendere l’esito del tampone
Una badante ecuadoriana di 66 anni è accusata di omicidio colposo per la morte di una coppia di anziani, entrambi deceduti nel febbraio 2021 dopo aver contratto il coronavirus. Secondo la famiglia sarebbe stata la badante a contagiare la coppia e per questo aveva sporto denuncia.
Il 29 gennaio 2021 la 66enne si sottopose a tampone molecolare a causa della positività al Covid del proprio figlio. Ciò che le viene contestato è di aver continuato a frequentare la casa degli ultraottantenni prima di avere il risultato del test e non essersi posta in isolamento. Il risultato, arrivato il giorno seguente, confermò la positività della donna.
L’uomo cominciò ad accusare per primo i sintomi e, quando fu ricoverato in data 2 febbraio, gli venne riscontrata una grossa carica virale. All’epoca non fu possibile stabilire con certezza il nesso tra la positività della badante e il ricovero dell’uomo, anche perché, probabilmente, non erano ancora trascorsi i giorni necessari all’incubazione del virus. Per questo non è possibile scartare l’ipotesi che la coppia di anziani sia stata contagiata da qualche altra persona, magari asintomatica, che frequentava la loro casa.
Sara il pm incaricato dell’indagine a decidere se archiviare o meno il procedimento a carico della 66enne ecuadoriana.