Attivato Centro operativo per il coordinamento delle operazione di emergenza. Sopralluogo della presidente Tesei
Lo sciame sismico che ieri ha interessato anche l’Umbria, con epicentro vicino a Umbertide, nell’Alto Tevere, ma che si è sentito in maniera forte in tutta la provincia di Perugia oltre che nelle Marche, in Abruzzo e in Toscana, dove si è registrata una scossa alle 16,05 del pomeriggio e altre due la sera a distanza di cinque minuti l’una dall’altra: la prima, alle 20.08, con magnitudo provvisoria tra 4.4 e 4.9 e la seconda, alle 20.13, tra 3.7 e 4.2, ha seminato in tutta la regione tanta paura e preoccupazione.
Nella regione non sono stati riscontrati danni significativi alle abitazioni o alle strutture di interesse pubblico, ma solo piccoli crolli di strutture vecchie e fatiscenti.
Comunque per sicurezza 4 palazzine, 2 abitazioni e un’azienda sono state evacuate.
“La sede dell’azienda – riferiscono i Vigili del fuoco – presenta una trave lesionata. Per il momento ci sono circa 30 persone fuori dalle loro abitazioni e ricollocate altrove. Gli immobili evacuati sono in zona Pierantonio, Abbadia Montecorona, Pian D’Assino, Umbertide. Lesionata anche la vecchia stazione di Montecorona, da anni non più utilizzata”.
Ai centralini dei Vigili del Fuoco sono arrivate diverse richieste di informazioni ma al momento nessuna richiesta di intervento. Le verifiche da parte del Dipartimento della Protezione Civile sono comunque ancora in corso. Squadre sono state inviate in ricognizione sul territorio per verificare la situazione mentre è in volo l’elicottero del reparto volo Arezzo. Al momento sono state “segnalate microlesioni su edifici”, “non danni a persone”. È quanto riferiscono i Vigili del Fuoco.
Per fortuna la notte è trascorsa senza ulteriori scosse. Una notte comunque agitata da incubi e timori, tanto che sono state una cinquantina le persone che hanno dormito fuori dalle loro abitazioni tra Umbertide e Pierantonio. Le persone sono state alloggiate presso due palestre.
Sono state montate tende nell’area della Protezione civile di Pian d’Assino, proprio nella zona dell’epicentro, e saranno organizzati posti letto nella palestra della scuola primaria “Giuseppe di Vittorio”, nel centro storico di Umbertide.
Per la notte è stata aperta anche la palestra della scuola primaria della frazione di Pierantonio, dove sono stati occupati 36 posti su 44 allestiti.
A Perugia sono stati disposti cento posti letto in località Sant’Orfeto, con una presenza registrata di 90 persone, che hanno preferito passare la notte fuori dalle loro case.
Il Centro regionale di protezione civile di Foligno fa un bilancio di quattro feriti lievi, non dovuti a crolli, ma al fatto che queste persone si sono provocate delle lesioni mentre scappavano dalle loro case durante le scosse di terremoto.
Da ieri sera la sede della Protezione Civile di Foligno è diventato il centro operativo per coordinare le operazione di emergenza legate al terremoto che ha riguardato la zona dell’Alto Tevere.
Presente la Presidente della Regione, Donatella Tesei, gli assessori Enrico Melasecche e Luca Coletto, i direttori regionali alla Protezione Civile e Sanità, il prefetto Armando Gradone, questore e comandanti delle forze ordine, e dell’esercito.
In coordinamento con la Protezione Civile nazionale si sono avviate una serie di procedure e verifiche che hanno visto tra l’altro l’attivazione della rete di emergenza sanitaria anche con 2 ambulanze e 2 auto mediche tra Santorfeto, Pierantonio ed Umbertide.
Sempre in coordinamento con la Protezione civile locale sono stati predisposti punti di raccolta e installazione di pernottamenti in sicurezza per la popolazione con oltre 200 letti che alle 23.30 erano già in fase di montaggio con personale sul posto ed in coordinamento con sindaci di Perugia e Umbertide. Verifiche anche agli alloggi Adisu del capoluogo, per l’eventuale messa in sicurezza degli studenti. Verifiche terminate intorno alle 24 senza rilevare criticità.
Nella serata di ieri la protezione civile aveva un centinaio di richieste di intervento in coda, che nella notte sono aumentate. In mattinata sono ripresi i sopralluoghi. Oggi intanto resteranno precauzionalmente chiuse le scuole.
A partire da Umbertide, molti sindaci hanno emesso ordinanze per la chiusura delle scuole, che oggi e domani resteranno chiuse anche a Perugia, Città di Castello, Gubbio, Assisi, Bastia Umbra e Marsciano. Chiuse anche le sedi dell’Università di Perugia e, per precauzione, gli uffici della Regione Umbria. Nel pomeriggio era stata anche sospesa per precauzione la circolazione dei treni sulla ex Ferrovia centrale umbra tra Ponte Pattoli, nella zona di Perugia, e Ranchi, nel Tiferate.
Questa mattina, dopo un sopralluogo della stessa Presidente ad Umbertide e Pierantonio insieme al sindaco, si terrà a Foligno una nuova riunione per fare il punto della situazione.
La Regione in tutte le sue diramazioni è pienamente operativa dal suo centro operativo di Foligno e sul territorio.
“È stato un terremoto importante, che solitamente si avverte entro un raggio di 100 Km”. Lo afferma Thomas Braun, ricercatore dell’Ingv nella sede di Arezzo. Le segnalazioni all’Ingv sono arrivate da tutto il centro Italia per il terremoto registrato poco dopo le 16,00 con epicentro Umbertide. “Difficile dire a distanza di così poco tempo di quale faglia si tratti – afferma Braun – molto probabilmente la faglia dell’Umbertide”. “L’appennino è come se fosse spezzato – prosegue Braun – c’è la parte nord orientale si muove verso la zona balcanica con 1 o 2 millimetri l’anno, mentre l’altra parte sta ferma. Per “accomodare” questo stress si verificano i terremoti”.