Home Cronaca Trasfusione infetta, il Tar obbliga il ministero a pagare 750mila euro

Trasfusione infetta, il Tar obbliga il ministero a pagare 750mila euro

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Gli eredi di una persona rovinata dalla trasfusione infetta, hanno ottenuto il pagamento di quasi 750 mila euro (371mila a testa).

Gli eredi del paziente danneggiato dall’intervento non corretto, (assistiti dagli avvocati Marco Impelluso e Maurizio Lorenzini), hanno fatto intervenire il Tar dopo che c’era stata la sentenza di primo grado del tribunale civile di Perugia del 2015 e una ordinanza della Corte d’Appello di due anni fa. Entrambi sono passate in giudicato. Ma  trascorsi i termini il ministero della Salute, non ha mai fatto seguito ad onorare il dovuto.  Così, a tre anni dalla sentenza del tribunale civile e a due dall’ordinanza della Il Tribunale amministrativo regionale dell’Umbria (presidente Raffaele Potenza, consigliere Paolo Amovilli ed Enrico Mattei primo referendario estensore) ha disposto che il ministero della Salute, provveda entro il termine perentorio di sessanta giorni dalla notifica al pagamento in favore dei ricorrenti.
Se il ministero non dovesse adempiere i giudici del Tar hanno mominato contestualmente un commissario ad acta che dovrà dare corso alla sentenza. Si tratta del direttore della direzione generale del personale, organizzazione e bilancio del ministero della salute che dovrà provvedere all’integrale esecuzione della sentenza al posto dell’amministrazione inadempiente entro l’ulteriore termine di trenta giorni.