Dire ‘‘basta’’ è un diritto di tutti: questo l’argomento dell’incontro organizzato presso la palestra di Padule di Gubbio, dal dirigente scolastico del 3° Circolo Gubbio, che si è tenuto nel pomeriggio di martedì 7 febbraio in occasione della Giornata Nazionale contro il bullismo e il cyberbullismo. I Carabinieri di Gubbio, intervenuti, hanno preso la parola per sensibilizzare studenti, familiari e personale docente sulle tematiche di interesse giovanili quali: bullismo e cyberbullismo, evidenziando sia gli aspetti di legge, che riguardano gli autori di azioni spesso sottovalutate dai più giovani, sia i danni che questi atteggiamenti prevaricatori causano nelle vittime sotto il profilo psicologico.
Particolare l’attenzione rivolta dai Carabinieri sulla sempre più crescente problematica del Cyberbullismo, dove gli atteggiamenti prevaricatori mischiati all’uso dei Social Network e di tutti gli strumenti di comunicazione moderna, creano un mix che aggrava ulteriormente le conseguenze delle condotte del bullo. Con internet infatti ogni insulto può diventare potenzialmente di dominio pubblico con il rischio di una diffusione incontrollata.
Proprio per questo, dopo aver descritto le principali condotte di bulli e cyberbulli, i Carabinieri di Gubbio hanno proposto una serie di interrogativi agli studenti per far sì che loro, per primi, prendano coscienza di queste tematiche.
L’intervento è proseguito con una serie di consigli per chi è vittima di violenza sensibilizzando a chiedere aiuto, al 112 in caso di emergenza, ma anche al 114, emergenza infanzia, numero di pubblica utilità rivolto a tutti coloro vogliono segnalare una situazione di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti o ancora al telefono azzurro o ai servizi sociali.
L’intervento dei Carabinieri si è concluso con una serie di consigli rivolti a genitori, ragazzi e docenti. Per aiutare i figli i genitori devono spronarli a esprimere le emozioni senza paura, manifestando comprensione ed empatia, non tralasciando di affrontare in casa il tema del bullismo e del cyberbullismo.
Ai ragazzi invece i Carabinieri consigliano di non vergognarsi per ciò che gli accade, in quanto chiedere aiuto non significa essere un debole ma è il primo passo per risolvere la situazione. Infine ai docenti consigliano di organizzare attività di gruppo dove gli alunni possono apprendere ad esprimere, riconoscere e gestire le emozioni, ricordando che l’atto di bullismo non si esprime con la singola condotta di prepotenza, ma si costruisce nel tempo confermando i ruoli di vittima, bullo e spettatore.