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Gubbio, appello per salvaguardare la Gola del Bottaccione

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L’ardita opera architettonica che conduce l’acqua fino al “conservone” nei pressi del Palazzo Ducale è ora a rischio, visto che il maltempo ha peggiorato il degrado per il percorso dell’Acquedotto

La Gola del Bottaccione, che si apre lungo la strada tra Gubbio e Scheggia, è una profonda valle fluviale tra il monte Ingino e il monte Foce (o Calvo), che deve la sua origine all’azione erosiva esercitata dal torrente Camignano.
La Gola del Bottaccione è anche ricca di importanti testimonianze storico-artistiche, grazie anche all’alta percentuale di resti fossili e microfossili planctonici rinvenuti in loco.

L’ardita opera architettonica che conduce l’acqua fino al “conservone” nei pressi del Palazzo Ducale è ora a rischio, visto che il maltempo ha peggiorato il degrado per il percorso dell’Acquedotto.
Da tempo giungono segnalazioni preoccupanti sullo stato di manutenzione del “condotto” del Bottaccione, alto un metro e e largo circa un metro.
Erba alta, sterpaglie, sentieri quasi impercorribili e l’acqua del laghetto ormai stagnante.
Il problema è il presente manutentivo, che nel caso specifico riguarda questo pertugio verde del Bottaccione ma più in generale molte altre zone del territorio un tempo di appannaggio della Comunità Montana e ora abbandonate a se stesse.
In sostanza, come riporta La Nazione, il suo stato manutentivo, già precario, ha finito per aggravarsi dopo le recenti ondate di maltempo.
Al momento piccole frane ostacolano il cammino insieme ad arbusti trascinati sul piano di calpestio e una vegetazione infestante che la fa sempre più da padrona.
Per questo dalle colonne del quotidiano viene lanciato un appello affinché un’opera così importante venga curata e salvaguardata dal Comune.