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San Giustino, indagati due dirigenti del Comune per lo schianto mortale avvenuto un anno fa

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Se la barriera di protezione fosse stata regolarmente posizionata, forse, l’incidente in cui hanno perso la vita Luana, Nico, Natasha e Gabriele (tra i 17 e i 22 anni) avrebbe avuto un esito diverso.

Adistanza di quasi un anno dal tragico incidente che avvenne il 3 dicembre 2022 e che portò alla morte di quattro ragazzi tra i 18 e i 22 anni, la Procura della Repubblica di Perugia ha chiuso le indagini e sta per depositare la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di due dirigenti del Comune di San Giustino.
L’accusa sarebbe di omicidio stradale. All’attuale e all’ex dirigente (ora in pensione) del settore lavori pubblici viene contestato il fatto di non aver provveduto alla sostituzione della barriera protettiva a tutela della sicurezza degli utenti.

La perizia ha evidenziato come, in prossimità del pilone che regge il cavalcavia in località Altomare, ci fosse l’assenza di un’adeguata barriera di protezione. Il guard rail mancante era stato infatti distrutto da un’auto in un incidente avvenuto 4 anni prima, nel 2018 e da allora mai più ripristinato, ma secondo la Procura doveva essere nuovamente installato proprio a garanzia della sicurezza degli utenti di quel tratto di strada che ricade nella competenza dell’ente locale, cioè del comune di San Giustino.

Se la barriera di protezione fosse stata regolarmente posizionata, forse, l’incidente in cui hanno perso la vita Luana, Nico, Natasha e Gabriele (tra i 17 e i 22 anni) avrebbe avuto un esito diverso.
Come scrive La Nazione “Il fatto finirà ora anche al vaglio del consiglio comunale a San Giustino con un documento presentato nelle scorse ore da Luciana Veschi (Fdi) e Corrado Belloni (Lega). I due esponenti di opposizione vogliono conoscere “le motivazioni della mancata sostituzione del guard-rail posto a protezione del pilone del Ponte del viadotto situato in località Altomare, prima e dopo il sinistro mortale del 3 dicembre scorso”.