Il GIP dispone l’aggravamento della misura con quella della custodia cautelare in un istituto di pena
Gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di P.S. di Spoleto hanno dato esecuzione ad un aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari, nei confronti di un uomo – cittadino straniero, classe 1999 – responsabile di aver violato ripetutamente le prescrizioni disposte dall’Autorità Giudiziaria.
L’indagato era già stato raggiunto da una ordinanza cautelare che disponeva la misura cautelare degli arresti domiciliari, da scontarsi all’interno di una comunità terapeutica, emessa a conclusione di un’attività di indagine – coordinata dalla Procura della Repubblica di Spoleto – che aveva portato alla contestazione del reato di rapina aggravata.
Il 24enne, nonostante la misura cautelare, ha tenuto dei comportamenti aggressivi all’interno della comunità, mostrandosi restio alla prosecuzione del programma terapeutico residenziale.
Stante il suo comportamento, l’inadeguatezza della misura meno grave, il pericolo di reiterazione della condotta e la pericolosità dell’uomo, su proposta della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Spoleto, il G.I.P. ha disposto l’aggravamento della misura cautelare degli arresti domiciliari sostituendola con quella della custodia cautelare in carcere.
Una volta emesso il provvedimento, gli agenti del Commissariato hanno provveduto a notificare l’ordinanza restrittiva all’uomo e, dopo averlo tratto in arresto, ad accompagnarlo presso la Casa Circondariale di Spoleto.
L’indagato deve presumersi innocente fino a sentenza definitiva di condanna.