Il risultato è che hanno aumentato la crescita più delle regioni di confronto Marche e Toscana
Alla seconda edizione dell’incontro dal titolo “L’economia umbra e il bilanci delle imprese”, organizzato dalla Camera di Commercio dell’Umbria, in collaborazione con la filiale di Perugia della Banca d’Italia, si è discusso di bilanci e investimenti delle imprese di capitali (Spa, Srl cooperative, Sapa).
A presentare i dati del rapporto, il professor Luca Ferrucci, ordinario al Dipartimento di Economia dell’Università. che ha sottolineato il fatto che tali imprese in questi ultimi anni hanno investito in tecnologia, hanno aumentato gli addetti, si sono capitalizzate, con il risultato che hanno aumentato la produttività del lavoro più delle regioni di confronto Marche e Toscana.
I numeri parlano chiaro: la produttività del lavoro nelle imprese umbre di capitali era di 42.130 euro nel 2019 ed è cresciuta a 51.826 nel 2022.
Tuttavia il quadro che si delinea per il 2023-2024 crea più di un timore non tanto per una previsione di crescita del Pil lontana (come per tutte le regioni) dai livelli del 2021 e del 2022, ma perché in base alla “regola empirica del +0,8%” del prof. Luca Ferrucci, ordinario presso il dipartimento di Economia dell’Università di Perugia, potrebbe andare peggio rispetto alla media nazionale.