Di certo a fare da richiamo internazionale l’Albero di Natale più grande del mondo
È stato un Natale ricco di visitatori in Umbria. Durante le feste in tutta la regione si è registrato un boom turistico, tanto che l’occupazione media di alberghi e bed and breakfast è stata in crescita rispetto al 2022. Località come Gubbio hanno fatto segnare il tutto esaurito per Capodanno; mentre Perugia, Spoleto e Todi potrebbero sfiorare il 90% di presenze e prenotazioni.
Tutte le proiezioni che autorizzano a guardare con fiducia ai giorni successivi, fino all’Epifania. Gubbio fra le realtà più gettonate, con strutture ricettive all’insegna del tutto esaurito, un centro storico costantemente affollato e valorizzato ulteriormente da una artistica illuminazione, rischiarato dalle luci dell’Albero di Natale più grande del mondo.
Ma oltre all’Albero di rilevanza ormai internazionale, ha sicuramente funzionato come punto di attrazione, il Presepe a dimensione naturale del quartiere di San Martino, con una propaggine fin sugli argini del torrente Camignano, e l’applaudito Presepe vivente di San Pietro, il nutrito programma di Christmas Land e dell’Associazione Camper Club Gubbio la cui attività è sempre più benemerita nell’assecondare e stimolare, oltre alla nutrita proposta culturale dalle mostre sui Macchiaioli e Leoncillo è quello che si definisce turismo all’aria aperta.
Come riporta La Nazione, in questo quadro ha sicuramente influito in maniera indubbiamente positiva anche la riapertura della Strada della Contessa, avvenuta il 18 dicembre, che permette un più agevole raggiungimento della città e che alleggerisce la circolazione interna soprattutto per quanto riguarda Largo della Pentapoli, arrivo dei viaggiatori con la “Contessa” chiusa.
