Circa 350 partecipanti al convegno molto apprezzato alla Provincia di Perugia. Un momento di confronto tra professionisti anche alla luce di nuove normative
È stato un convegno molto partecipato e apprezzato quello promosso dall’associazione Elisa83 Odv, in collaborazione con l’Ordine nazionale degli assistenti sociali (Cnoas) e regionale (Croas) dell’Umbria, e con il patrocinio della Provincia di Perugia, per parlare di ‘Servizio sociale, minori e famiglie nuove sfide e prospettive’. Sono stati infatti circa 350 i partecipanti, in presenza nella sala del Consiglio della Provincia di Perugia e collegati da remoto, venerdì 26 gennaio, all’evento che ha visto l’intervento di Barbara Rosina, presidente del Cnoas. In apertura dei lavori, anche i saluti di Cinzia Morosin, presidente del Croas Umbria, Erika Borghesi, consigliera della Provincia di Perugia, e Adolfo Orsini, presidente di Elisa 83 Odv, associazione costituita in memoria della figlia Elisa, giovane assistente sociale prematuramente scomparsa.
“Elisa83 – ha spiegato Orsini – continua il suo impegno in proficua collaborazione molto proficua con l’Ordine degli assistenti sociali regionale e nazionale. Privilegiamo sempre più il tema delle giovani generazioni. Dopo i convegni che abbiamo svolto sulle problematiche legate a social e disturbi alimentari, affrontiamo quello molto sentito dei minori. Anche alla luce delle nuove normative, c’è bisogno di approfondimento, confronto e collaborazione tra associazioni di volontariato come la nostra, istituzioni e servizi sociali che sono il front office delle problematiche che le famiglie devono affrontare”. Il sostegno alle famiglie con figli minorenni è infatti una delle priorità dei Servizi sociali, specialmente quando queste, per motivi diversi, sono impossibilitate a provvedere adeguatamente alla loro cura. “La caratteristica di eventi come questo – ha commentato Rosina – è consentire agli assistenti sociali e ai professionisti del sistema di avere un momento di confronto e scambio e di ridurre il senso di solitudine che a volte si prova nella gestione di situazioni complesse”. La presidente Rosina ha ricordato quanto siano importanti etica della professione, miglioramento delle competenze professionali, capacità di connettersi e fare rete, di generare e trasferire cultura.
“È un convegno importante – ha proseguito Rosina – anche per la possibilità di offrire contenuti tecnici, metodologici e di lettura della riforma Cartabia che sicuramente implica per i servizi sociali un’ulteriore attenzione. Siamo in un momento di grandi riforme nel Paese: contrasto alla povertà, sistema della disabilità e della giustizia. È un impegno costante quello della professione di stare al passo con il cambiamento per offrire ai cittadini servizi più possibile di qualità”. Nell’ambito del convegno, si sono alternati interventi di magistrati, docenti universitari, dirigenti e operatori dei servizi sociali di Comuni, Asl e Regione Umbria. “Con Elisa83 – ha aggiunto Morosin – questa amicizia e collaborazione si fa sempre più stretta e si riempie di significato. Ci interroghiamo quotidianamente sulla metodologia e sulla deontologia appropriate da utilizzare, nei nostri interventi e nelle risposte a famiglie e minori, per rendere i nostri servizi di qualità e prossimi ai bisogni. L’ordine degli assistenti sociali da diversi anni ha all’interno un Gruppo minori in cui colleghi di ogni ambito sociale condividono il fare quotidiano, oltre a riflettere sulle nuove normative ed è in questo contesto che è nata l’idea di questo convegno”. A fare gli onori di casa è stata la consigliera provinciale Erika Borghesi che, con emozione, ha ricordato la nascita dell’associazione Elisa83e la sua presentazione in Provincia nel 2021. “Siamo lieti – ha commentato Borghesi – di ospitare un momento importante di riflessione e condivisione su uno dei campi di intervento più delicati che si trovano ad affrontare quotidianamente gli assistenti sociali: la tutela dei minori. Stiamo vivendo un periodo difficile per la nostra società, che coinvolge tante famiglie. Lo confermano i dati del Rapporto su povertà ed esclusione sociale della Caritas italiana che fotografano una situazione molto preoccupante: si contano oltre 5,6 milioni di poveri assoluti, pari al 9,7 per cento della popolazione. Povertà e disagio sociale coinvolgono i minori e li penalizzano. Secondo l’Istat nel 2022 il 13,4 per cento di bambini e ragazzi che vivono in Italia si è trovato in povertà assoluta. Sono molte le problematiche che coinvolgono i minori, a cominciare dalla dispersione scolastica, senza dimenticare i disturbi del comportamento alimentare e quelli emotivi e relazionali, fino alla violenza assistita e altro ancora. Il compito di tutti noi, istituzioni, servizi pubblici, associazioni ed esperti, è quello di costruire sinergie, rafforzare l’integrazione e fare rete per un mondo sempre più giusto e inclusivo”.