Indagini a 360 gradi, anche per ricostruire i passaggi di quella dose spacciata per strada in città
Dopo l’allerta nazionale per l’oppiode sintetico Fentanyl, trovato in una dose di eroina spacciata a Perugia, la Procura diretta da Raffaele Cantone ha aperto un’indagine.
L’apertura del fascicolo appare come un atto automatico e scontato, che ha anche la finalità di dar luogo ai dovuti accertamenti per vederci chiaro.
Indagini a 360 gradi, anche per ricostruire i passaggi di quella dose spacciata per strada in città, finita nelle mani di un consumatore in cura al Sert di Terni e arrivata agli esperti dell’Unità di Strada di Perugia che per primi hanno denunciato la presenza del Fentanyl.
Così quella dose è finita sotto i microscopi della professoressa Cristiana Gambelunghe, responsabile del Laboratorio di Tossicologia dell’UniPg, e poi dell’Istituto Superiore di Sanità, che hanno confermato quel 5 per cento di Fentanyl usato come sostanza da taglio di un mix composto per metà di eroina, 30 per cento di codeina e 15 per cento di diazepam.
Di certo, i risultati delle analisi non mentono: seppur l’oppioide fosse presente in quantità residuali, l’allerta del Ministero della Salute è stata innalzata a livello 3, il massimo.
Per questo motivo nella nota della direzione alla prevenzione del Ministero si chiede ai vari assessorati regionali alla Sanità di diramare le informazioni con urgenza a Dipartimenti e Servizi pubblici per le dipendenze, alle comunità terapeutiche e al personale sociosanitario per «informare le persone che fanno uso di sostanze dei gravissimi rischi per la salute» per l’uso del Fentanyl, capace, se inalato, di causare una grave patologia del cervello che porta dalla lieve confusione all’assenza di reattività, fino al coma e alla morte.
Ma l’Istituto superiore di sanità ha chiarito ieri come l’oppiode, con proprietà analgesico narcotiche, 100 volte più potente e più tossico della morfina, sia usato in Italia per scopi consentiti e sotto controllo medico, come anestetico generale nelle operazioni di chirurgia maggiore e nella terapia palliativa per il dolore terminale oncologico. Per strada, invece, è usato come sostanza da taglio.
E dunque l’allerta deve restare alta, con l’invito alle forze di polizia a monitoraggi stringenti per eventuali prescrizioni sospette e controlli sui luoghi in cui il Fentanyl viene conservato.