Home Cronaca Anche a Terni è massima allerta per la droga mortale Fentanyl

Anche a Terni è massima allerta per la droga mortale Fentanyl

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In tutta la provincia le forze dell’ordine portano avanti una lotta impegnativa per contrastare il traffico di stupefacenti

La comunità Incontro di Molino Silla al momento accoglie 350 persone, ospitati per aiutarli ad uscire dal tunnel della dipendenza.
Fra di loro ci sono anche dei minorenni.

Un quadro a tinte fosche messo in risalto da un articolo de Il Messaggero, che riporta come in tutta la provincia le forze dell’ordine portano avanti una lotta impegnativa per contrastare il traffico di stupefacenti.
Una realtà dove in venti giorni sono comparse sostanze potenziate con effetti letali che non erano mai state trovate nella conca: la cocaina rosa e il superhascisc, con un principio attivo pari al 95 per cento di purezza.

 

Un mercato illegale molto allarmate, proprio perché gli effetti sono imprevedibili e la ricerca degli antidoti in caso di overdose diventa un’impresa disperata.

Ora la massima attenzione è riservata anche al Fentanyl, una sostanza per cui bastano pochissimi milligrammi per mandare in overdose una persona.
Ma per fortuna nei test fatti in Comunità questa sostanza letale non è mai stata rilevata fino a oggi, questo grazie soprattutto alla prevenzione e a chi in provincia di Terni combatte lo spaccio di stupefacenti: dalle forze dell’ordine al servizio pubblico al privato accreditato.

E se l’Usl Umbria 2 smentisce la notizia secondo cui “la ragazza tossicodipendente trovata in possesso di tracce di Fentanyl a Perugia sia in cura al Serd di Terni» e che la dose oggetto di approfondita indagine sia stata venduta e acquistata nel territorio ternano” – l’attenzione alla sostanza letale è massima anche qui.
«L’allerta nazionale del ministero e della prefettura riguarda anche i servizi dell’Usl Umbria 2 – conferma l’ufficio stampa dell’azienda sanitaria – in prima linea per la prevenzione e il contrasto alle dipendenze da sostanza d’abuso».

Continua dunque senza sosta la lotta spietata nella città dove Flavio e Gianluca, amici inseparabili di 16 e 15 anni, sono stati ammazzati dal metadone ceduto loro da un tossicodipendente ternano a 15 euro. La tragedia risale al 7 luglio 2020, ma continua a fare notizia.

I legali delle famiglie di Flavio e Gianluca hanno chiesto all’Usl un risarcimento da cinque milioni di euro per la morte dei due adolescenti ternani, che sarebbe stata causata dalla non corretta gestione di un tossicodipendente di lungo corso che, essendo stato ritenuto affidabile, ogni lunedì ritirava i flaconcini di metadone che gli servivano per tutta la settimana e li portava a casa per curarsi.