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Città di Castello celebra il 62° anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti

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Figlio di un artigiano garibaldino partecipò come volontario alla prima guerra mondiale. Catturato dai fascisti, fu ucciso sul greto del torrente Scatorbia

Si sono svolte nella mattina di giovedì 9 maggio le celebrazioni del 62° anniversario della fucilazione di Venanzio Gabriotti, promosse dall’Amministrazione comunale di Città di Castello, Istituto di Storia Politica e Sociale “Gabriotti” e Sezione tifernate dell’Anpi.
Figlio di un artigiano garibaldino Venanzio partecipò come volontario alla prima guerra mondiale, ottenendo durante tale conflitto la promozione a tenente e due medaglie d’argento, due medaglie di bronzo e una croce di guerra al valor militare. Ricevette inoltre la cittadinanza onoraria dei comuni di Arsiè e Giustino per l’assistenza garantita alla popolazione dai suoi reparti.

Gravemente ferito, dopo la guerra fu nominato presidente dell’Associazione Mutilati e Invalidi di Città di Castello. Negli anni Venti fu anche segretario provinciale del Partito Popolare Italiano, ed in seguito fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana.

Punto di riferimento per gli antifascisti dell’Alta Valle del Tevere durante tutto il Ventennio, Gabriotti, che nel frattempo era stato promosso a tenente colonnello, dopo l’Armistizio di Cassibile organizzò formazioni partigiane e fu membro del Cln nella sua città, presiedendo il Comitato Clandestino di Soccorso e Liberazione che tenne i contatti con il comando della Brigata “San Faustino” che operava nei dintorni di Città di Castello.

Fu catturato dai fascisti il 5 maggio 1944 e rinchiuso nella locale caserma dei carabinieri. Consegnato alle SS tedesche, dopo alcuni giorni di serrati interrogatori e torture, fu fucilato, senza processo, sul greto del torrente Scatorbia, nei pressi della chiesetta di Santa Maria del Latte, da un plotone della Guardia Nazionale Repubblicana.

A Venanzio Gabriotti sono intitolate, fra le altre cose, una delle piazze principali di Città di Castello e il locale Istituto di Storia Politica Sociale.
Sonio state deposte corone sul greto della Scatorbia, nell’occasione è stato anche inaugurato il ponte sul torrente, in viale Vittorio Veneto, in via San Florido ed in piazza Gabriotti.

Successivamente Palazzo Comunale ha ospitato la premiazione dei vincitori del concorso tra le scuole tifernati indetto dallo stesso Istituto “Gabriotti”che quest’anno verteva sul tema “La Costituzione e la conquista dei diritti civili e politici da parte delle donne negli ultimi 50 anni”.

La cerimonia è stata aperta dal coro dei bambini della scuola elementare di San Filippo che hanno eseguito “Inno di Mameli” e “Inno alla gioia”.