Home Evidenza Il Pd eugubino critico nei confronti di Bori: “Commissariamento inaccettabile”

Il Pd eugubino critico nei confronti di Bori: “Commissariamento inaccettabile”

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La querelle è nata dopo le dimissioni dell’ex segretario Massimiliano Grilli

Sono giorni tumultuosi quelli che sta vivendo l’Unione Comunale del Partito Democratico di Gubbio.
Dopo le dimissioni dell’ormai ex segretario Massimiliano Grilli, infatti, era stata votata e nominata una reggenza per guidare il Pd eugubino verso le prossime sfide elettorali – in particolare le elezioni regionali che si terranno in autunno/inverno.
Questa scelta, però, insieme ad altri passi falsi, sia numerici per quanto riguarda le elezioni amministrative che di compattezza generale del partito oltre alla “perdita della storica sede comunale che risulta essere stata venduta senza aver preventivamente informato i livelli superiori”, hanno spinto

Pd eugubino in fermento dopo che il segretario del Pd dell’Umbria Tommaso Bori lo ha commissariato ed affidato al sindaco di Gualdo Tadino Massimiliano Presciutti.

Una decisione che, come riporta il quotidiano La Nazione, ha suscitato l’immediata reazione del Partito Democratico eugubino, che con un comunicato stampa risponde duramente alla deliberazione dei livelli regionali del partito. “Il segretario umbro del Pd consigliere regionale Tommaso Bori ha spedito una mail contenente una lettera non datata, non firmata e senza alcun tipo e forma di contraddittorio, per annunciare il commissariamento del circolo del Pd di Gubbio in spregio a qualsiasi regola che disciplina e regola la vita del nostro partito e alla legittima volontà degli iscritti degli organismi elettivi del congresso e degli elettori del PD di Gubbio”.

Inoltre, vengono fortemente criticati i modi di attuazione della scelta: “Questi toni e questi metodi, privi di elementi fattuali e di diritto, vanno respinti integralmente come arbitrari, discrezionali e “bulgari”. Il Pd di Gubbio è correttamente governato da una reggenza legittimamente eletta dall’Unione Comunale che, come da statuto, è sovrana”.
La questione, dunque, sembra essere tutt’altro che risolta, e per farlo potrebbe essere interpellata anche la segreteria nazionale del Pd guidata da Elly Schlein.