Contro di loro l’anziano un mese fa aveva presentato una denuncia
Sulla morte di Pasquale Giuseppe Quondam, l’uomo di 98 anni trovato deceduto in casa nel pomeriggio di lunedì 19 agosto, la Procura di Spoleto ha aperto un fascicolo ipotizzando l’omicidio preterintenzionale.
Ci sono i nomi dei due vicini di casa denunciati a luglio per percosse e lesioni nel fascicolo aperto dalla procura, che ha iscritto nel registro degli indagati un uomo e una donna, entrambi poco più che quarantenni, vicini di casa dell’anziano, che risiedeva in zona Pontebari, coi quali Quondam avrebbe avuto nel tempo più di uno screzio per questioni di vicinato, tanto che l’ultima lite sarebbe degenerata in violenza.
Quondam in quell’occasione aveva denunciato la coppia di vicini, accusandoli di averlo picchiato e colpito al volto.
Adesso i magistrati spoletini hanno intenzione di chiarire se la morte del 98enne sia o meno legata alle presunte violenze che lui stesso aveva denunciato di aver subito e per le quali era stato ricoverato in ospedale, prima a Spoleto e poi a Terni, con una diagnosi di ematoma subdurale.
Violenza che i due indagati negano fermamente. Tanto che il loro avvocato, Manuela Prudani, sottolinea che “i propri assistiti sono totalmente estranei a qualsiasi fatto che possa avere causato il decesso, in quanto nessuna reazione violenta è stata mai posta in essere da parte loro nei confronti di Quondam né il giorno del diverbio né prima”.
Sarà l’autopsia che il medico legale, Sergio Scalise Pantuso, eseguirà all’Istituto di Medicina Legale dell’ospedale di Perugia, a chiarire le cause della morte dell’anziano, e quindi comprendere se il decesso possa essere legato al pugno per cui Quondam aveva denunciato i vicini o a cause naturali.