La consigliera comunale di opposizione: l’attuale ruolo istituzionale costringe il sindaco di Perugia a rivolgersi alle forze dell’ordine per sollecitarne l’operato
«È risaputo come la politica faccia miracoli (non sempre a favore dei cittadini, più spesso a favore dei politici stessi: apparizioni, sparizioni, reminiscenze, dimenticanze); ma è altrettanto noto che nella moderna comunicazione sono difficili i voltafaccia: ciò che resta scolpito nella memoria della Rete è più immortale di quanto in passato veniva scolpito nella pietra. Riandare pertanto con la memoria a soli nove anni fa, quando l’attuale sindaco di Perugia, Vittoria Ferdinandi, aveva 28 anni, non certo un’età caratterizzata da adolescenziale ingenuità, ne svela l’atteggiamento a dir poco ostile nei confronti delle Forze dell’Ordine, i cui membri venivano da lei apostrofati con il poco affettuoso epiteto di ‘maledetti servi’. Di acqua ne è passata sotto ai ponti, e l’attuale ruolo istituzionale costringe la dottoressa Ferdinandi a rivolgersi a quei ‘servi’ per sollecitarne l’operato; i quali, ne siamo certi, non rifiutano l’idea di ‘servizio’, per cui sanno di agire come ‘servitori’ dei cittadini, che certamente li definiscono ‘benedetti’. In un’epoca di condanne (più che giustificate) di vari ‘nostalgismi’ sembrerebbe perfino esagerato chiedere al sindaco una parola di abiura del suo passato barricadiero, ma forse un accenno di scuse rivolto ad una categoria insultata nella sua interezza potrebbe contribuire a riportare la gestione della cosa pubblica nell’alveo di un corretto confronto democratico». Così in una nota la consigliera comunale d’opposizione Margherita Scoccia.
