Tanti gli eventi culturali e musicali: il 30 , 31 agosto e il 1° settembre 2024
Memoria & Utopia, questo il tema del terzo festival della Malanotte, che si svolgerà nel “teatro all’aperto e diffuso” del camping Eden Park di Torricella sul Trasimeno, dal 30 agosto al 1° settembre.
Stessa location della prima edizione, a giugno del 2022, poi a ottobre dello stesso anno c’era stata la seconda edizione, a Genova, in piazza dei trogoli, in collaborazione con Librìdo, Bar e libreria di Milena Antonucci.
Antonio Carletti e Paolo Gerbella, entrambi presenti all’edizione genovese, arriveranno in Umbria per questa terza edizione del festival: Carletti presenterà il suo primo film autoprodotto dal titolo Il silenzio della violenza, con il libro dal titolo omonimo che contiene la sceneggiatura del film arricchito da foto e disegni di Gabriele Genova. E’ un anteprima nazionale, previsto per la serata di apertura, il venerdì 30 agosto.
Paolo Gerbella, unico cantautore dell’edizione di due anni fa in piazza dei trogoli, porta in scena Il potere dell’inerzia, mettendoci dentro qualche “pezzo” del disco nuovo dedicato a Gianmaria Testa, il sabato sera, 31 agosto.
Ma questa volta non sarà il solo cantautore, perché da Bari arriverà Ivan Dell’Edera con I canti di fine legislatura, antidepressivo elettorale a base di chitarra e voce…sulle orme dei cantastorie e dei cantacronache “silenziosi e ignoti” (domenica 1° settembre prima di cena). La memoria e l’utopia si trovano nella storia e nel libro di T. Clementine Pacmogda, scrittrice di origine burkinabè, da più di vent’anni in Italia. La sua testimonianza è “figlia” di una serie di incontri su Thomas Sankara curati da Claudio Capitini della Gastronomia Filosofi di Perugia, che curerà la cena tematica successiva alla presentazione del libro Wendyam, la volontà di Dio! (venerdì pomeriggio, apertura del festival).
Tra le novità delle Autoproduzioni Malanotte ci sarà il nuovo libro di Maurizio Favaro, Cuentos, tredici racconti alla maniera di…, che sarà presentato nel pomeriggio del sabato, durante il quale sarà presentato anche Sud e ritorni, dalle miniere alle librerie tra Belgio e Sicilia, di Angelo Maddalena, ristampato dopo vent’anni, anche questa è un’anteprima.
Non è un’anteprima il monologo teatrale Tonino Micciché sarai ricordato, già presentato a Torino ad aprile e sempre al camping in prova aperta a marzo, previsto per la domenica sera in chiusura del festival. Per l’occasione è stato stampato il libro che ha lo stesso titolo del monologo e che comprende, oltre al testo integrale, anche alcuni approfondimenti tra cui due documenti scritti da Tonino Micciché nel 1973, quando si trovava in carcere, il festival è dedicato anche alla memoria e all’utopia di Tonino Micciché, nell’avvicinarsi del cinquantesimo anniversario del suo assassinio a Torino.
Tonino era compaesano di Angelo Maddalena, ideatore e animatore del festival della Malanotte. In una pagina del libretto appena stampato, Maurizio Favaro scrive: “La vicenda di Tonino Micciché è stata declinata in vari modi, uno alquanto originale è proposto dal monologo di Angelo Maddalena, il quale, recuperando la comune origine siciliana (entrambi sono di Pietraperzia) ripercorre da un punto di vista umano la comune esperienza di emigrazione e rintraccia i motivi profondi che portarono il migrante Micciché all’impegno politico”. Incontri tematici e testimonianze su Memoria e Utopia sono previsti il sabato mattina con Giuseppe Moscati che dialoga con gli artisti e domenica mattina con Luigino Ciotti del circolo culturale Primo maggio.
Ingresso libero.