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Braccialetto anti aggressione negli ospedali umbri entro la fine dell’anno

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Lo ha annunciato al Creo l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto

A seguito dei casi di aggressione avvenuti negli ospedali la Regione dell’Umbria doterà, entro la la fine dell’anno, a medici, infermieri e operatori socio sanitari del Pronto soccorso, i braccialetti anti aggressione. Lo ha annunciato ieri al Creo l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, in occasione della presentazione dei dati di sei mesi di attività dell’elisoccorso regionale illustrati alla presenza del direttore generale dell’ex Silvestrini, Giuseppe De Filippis.

L’iniziativa era stata proposta e discussa nei giorni scorsi con la giunta Tesei che ha dato, in tempi rapidi, il via libera al piano per la prevenzione e segnalazione degli episodi di violenza a danno dell’operatore sanitario e socio sanitario.

L’assessore Coletto ha dichiarato “Partiremo con una sperimentazione di un anno. E partiamo dal Pronto soccorso che ha più accessi di tutti. Medici, infermieri e Oss – ha aggiunto – saranno dotati di uno speciale braccialetto che segnalerà, in presenza di situazioni e mosse particolari, che il personale è a rischio aggressione. Il bracialetto parte con un segnale alla centrale operativa che chiederà l’intervento delle forze dell’ordine. La sperimentazione durerà un anno. Punto Zero si sta già occupando dell’appalto dei device e prima delle fine dell’anno saremo in grado di partire con il progetti”.

Il problema delle aggressioni negli ospedali preoccupa seriamente tutti gli operatori sanitari: nel 2023 ci sono state 152 aggressioni a medici e infermieri. Quasi l’8 % hanno riguardo il personale del Pronto soccorso.

Il direttore sanitario del Santa Maria della Misericordia, Arturo Pasqualucci ha confermato “c’è un aumento tendenziale di casi e viene confermata dai numeri” ed ha aggiunto “dall’inizio dell’anno fino a oggi ci sono state ventitrè aggressioni al nostro personale. In sei casi sono avvenute in Pronto soccorso, cinque all’Spdc e due casi sono avvenuti a Pneumologia e altri due a Medicina del Lavoro. Gli altri casi sono avvenuti in altre reparti, ma non più di uno”

L’Assessore Coletto ha sottolineato come la Regione si sia mossa con i prefetti di Perugia e Terni per chiedere maggiori controlli negli ospedali, anche su su indicazione del ministero dell’Interno. Per quanto riguarda il Santa Maria della Misericordia, Coletto ha confermato che è stata istallata una linea telefonica dedicata che garantirà un collegamento diretto e immediato tra il Pronto Soccorso dell’ospedale e la sala operativa della questura.
Gli agenti, attraverso il posto fisso di polizia sono in grado di controllare le telecamere di sicurezza per chiamare, in caso di necessità, una Volante.

A Foligno è stata potenziata l’apertura del posto fisso di polizia anche qui con linea telefonica dedicata.Altri monitoraggi sono stati disposti anche negli orari notturni negli ospedale di Assisi, Città di Castello e Spoleto che non dispongono del posto fisso di polizia all’interno delle strutture ospedaliere. Ora arrivano i braccialetti anti aggressione.