Home Evidenza Bimba con frattura alla gamba costretta ad attendere per ore il servizio...

Bimba con frattura alla gamba costretta ad attendere per ore il servizio di ambulanza

0

La denuncia dei genitori: “Alle 11 aspettavamo il trasferimento, ma alle 15 non era ancora arrivato nessuno”

Una bambina con una frattura a un piede e la necessità di un tempestivo ricovero presso l’ospedale pediatrico, Meyer di Firenze, è stata costretta ad attendere il servizio di ambulanza per ore. La famiglia è arrivata al punto di ha minacciare gli operatori sanitari di chiedere l’intervento dei carabinieri. A denunciare il fatto è il quotidiano “la Nazione Umbria” con un articolo a firma di Claudio Lattanzi.

La Mamma ha raccontato “Ci siamo recati al pronto soccorso venerdì sera verso le 22,30 con mia figlia di 5 anni con una frattura del piede, i soccorsi sono stati immediati. E’ stata fatta una radiografia e diagnosticata una bruttissima frattura della tibia operabile solo da un chirurgo ortopedico pediatrico”

Secondo quanto riportato dal quotidiano, in cronaca di Orvieto, il medico del pronto soccorso avrebbe riferito ai genitori che sarebbe stato necessario portare la bimba all’ospedale Meyer di Firenze o al Bambin Gesù di Roma.

Lo sfogo della mamma “Purtroppo il Meyer e un ospedale che conosciamo molto bene e, visto che mia figlia, la grande ha una sindrome rara ed è seguita da loro, ci hanno detto che la prima ambulanza disponibile sarebbe stata l’indomani mattina alle 11, ma se volevamo potevamo trasportare la bambina alle 8 autonomamente. Ho pensato di poterla trasportare subito alle 8, ma poi durante la notte la bambina ha iniziato a strillare dai dolori lancinanti, cosicché la mattina non era possibile optare per il trasporto autonomo. Quindi alle 11 più o meno aspettavamo l’ambulanza per il trasferimento al Meyer. Alle 15 non era ancora arrivata e ho minacciato di chiamare i carabinieri visto che eravamo lì dalle 22.30 del giorno prima che ancora non si vedeva via di uscita. In pochi minuti è arrivata l’ambulanza”. Ci limitiamo a riportare i fatti redatti dal collega Lattanzi,tralasciando qualsiasi commento.