Ne è convinto Tommaso Barbanera, presidente di Confcommercio e ConSpoleto. A rischio 1.200 posti di lavoro
“Il 30 per cento di alberghi, ristoranti, bar e negozi rischiano di non riaprire o di chiudere nel giro di pochi mesi, ma la stima è prudenziale”. Questa la dimensione dell’allarme lanciato da Tommaso Barbanera attraverso le colonne del Corriere dell’Umbria, presidente della Confcommercio e del ConSpoleto, sugli effetti economici che l’epidemia del Covid-19 potrebbe avere sul tessuto commerciale e ricettivo della città “se non saranno prese misure adeguate a tutti i livelli di governo”. A preoccupare è anche l’impatto occupazionale della crisi innescata dall’emergenza sanitaria e che Barbanera quantifica in “circa 1.200 posti di lavoro contando anche il personale stagionale impiegato dalla primavera all’autunno e composto soprattutto da giovani lavoratori. Al sindaco di Spoleto Barbanera ha chiesto di defalcare la tassa rifiuti per le settimane di chiusura e di coordinare, insieme agli altri sindaci del territorio, la richiesta di una riduzione della tariffa alla Valle Umbra Servizi, “perché – sostiene Barbanera – quando riapriremo faremo i conti con una contrazione del fatturato del 70 per cento che equivale a una Cessione della produzione dei rifiuti”. Non solo. “Alla giunta abbiamo anche chiesto di bloccare le rate dei tributi comunali”. Barbanera boccia in toto le misure varate dal governo, definendo una presa in giro l’indennità da 600 euro. Sul Festival dei Due Mondi dice che “è una manifestazione a cui teniamo molto e che vogliamo venga fatta, tuttavia – rileva – resteranno meccanismi di controllo e restrizioni forti, per cui riteniamo che difficilmente la manifestazione possa rappresentare una boccata d’ossigeno per il compatto turistico”.