Opera pubblica al centro di un intervento di recupero e restauro che ha restituito alla comunità ambienti del XIV secolo
Giornata memorabile venerdì 26 luglio per la città di Todi, dove diverse centinaia di persone sono intervenute per celebrare la riapertura della Torre del Palazzo dei Priori, fulcro iconico-monumentale della medievale piazza del Popolo. Prima del tradizionale taglio del nastro, la Sala del Consiglio comunale ha ospitato una affollatissima conferenza che ha visto l’assessore ai lavori pubblici Moreno Primieri fornire in apertura alcuni dati dell’opera pubblica, il cui progetto è stato invece illustrato dal punto di vista tecnico dall’architetto Antonio Corradi.
Il sindaco Antonino Ruggiano ha incentrato il suo intervento sul forte significato, anche simbolico, di un intervento di recupero e restauro che ha restituito alla comunità ambienti del XIV secolo che da oltre un secolo era non solo inutilizzato ma addirittura inaccessibile. “Un risultato storico – ha sottolineato il primo cittadino – che fa onore a un’intera generazione di tuderti e che arriva all’interno di un percorso straordinario di investimenti e di riqualificazioni del patrimonio storico cittadino”.
Ha concluso l’incontro il contributo di Filippo Orsini, direttore dell’Archivio Storico comunale, che ha ricostruito la storia del Palazzo dei Priori attraverso i secoli.
A seguire il pubblico è defluito in piazza, già gremita di curiosi, per l’inaugurazione della Torre e l’avvio delle visite guidate che sono proseguite, a gruppi di massimo 50 persone, fino a sera inoltrata. Visite che proseguiranno, al mattino, al pomeriggio e alla sera anche sabato 27 e domenica 28 luglio, per poi entrare a regime tutti i giorni, a orari definiti con partenza dall’Ufficio turistico.
Unanime apprezzamento da parte dei visitatori per il magistrale restauro con il quale gli inserimenti ingegneristici e architettonici fanno dialogare in modo armonico i linguaggi e i materiali del passato e del presente. Settecento anni di storia sono tornati a rivivere in una Torre nella quale il visitatore resta sospeso tra cielo e terra in un gioco di specchi e di rimandi, con l’austera ed elegante orditura muraria che si fonde con la bellezza del paesaggio circostante.
Una mostra storico-documentaria, allestita nella ex Sala delle Udienze, al primo piano della Torre, racconta ai visitatori le trasformazioni del Palazzo e le sue connessioni con la vicende della città. Nel prossimo futuro, però, la Torre andrà a ospitare il Museo di Arte Contemporanea della Città, progetto che figura anche nel dossier di candidatura di Todi a Capitale Italiana dell’Arte Contemporanea 2026.
L’opera pubblica ha comportato un investimento di 970mila euro, di cui 616mila concessi dal Ministero della Cultura e i restanti provenienti dal bilancio comunale. Il cantiere è durato un anno, con una “gestione efficace ed efficiente da parte dell’Amministrazione comunale che – ha sottolineato il Sindaco Ruggiano – è alla base dei grandi risultati che si stanno conseguendo nel reperimento di finanziamenti e nel loro ottimale utilizzo, andando a dare risposte alle esigenze concrete di cittadini ma anche al sogno di una città antichissima in grado di guardare al futuro”.