Gli agenti della Polizia di Stato di Perugia sono intervenuti in un edificio in via Campo di Marte dove era stata segnalata una violenta lite in un appartamento abitato da cittadini sudamericani.
Gli operatori, giunti sul posto, hanno provato a verificare la situazione bussando alla porta dell’abitazione senza, però, ottenere risposta. Contestualmente, un’altra volante – arrivata in supporto – ha intercettato nei pressi dello stabile un cittadino straniero, successivamente identificato come un cittadino peruviano, classe 1987, con evidenti escoriazioni al viso e visibilmente sofferente. Sentito in merito dai poliziotti, il 35enne ha riferito che mentre si trovava a casa di un amico – un cittadino peruviano, classe 2000 – senza motivo, era stato improvvisamente aggredito da quest’ultimo che, utilizzando una bottiglia, lo aveva colpito più volte alla testa.
L’uomo ha raccontato che dopo aver perso i sensi, si era rialzato ed era fuggito velocemente dall’appartamento, seguito dall’aggressore, dalla madre di quest’ultimo e da una terza persona.
Viste le condizioni di salute del 35enne, gli agenti hanno quindi chiamato il personale del 118 che lo ha accompagnato presso l’Ospedale Santa Maria della Misericordia per gli accertamenti e le cure del caso.
A quel punto, gli operatori hanno effettuato un pattugliamento della zona alla ricerca degli aggressori, attività che ha dato esito positivo. Infatti, poco distante, i poliziotti hanno rintracciato la madre del 22enne – una cittadina peruviana, classe 1972 – che è stata subito fermata e sottoposta a controllo.
La donna – visibilmente ferita e in palese stato di ebbrezza – dopo aver rifiutato l’intervento dei sanitari, ha mostrato fin da subito un atteggiamento poco collaborativo, rifiutandosi di fornire le proprie generalità e tentando più volte di allontanarsi.
Dopo averla contenuta, gli agenti l’hanno accompagnata in Questura per una compiuta identificazione dalla quale è emerso che la 50enne era gravata da precedenti per reati contro il patrimonio e la persona.
Al termine delle attività di rito, gli agenti l’hanno deferita all’Autorità Giudiziaria per i reati di resistenza a Pubblico Ufficiale e rifiuto di fornire le proprie generalità; alla stessa, inoltre, è stata sanzionata per ubriachezza manifesta in luogo pubblico. Il figlio, invece, è stato denunciato per lesioni personali aggravate.