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Aggressioni e feriti per strada, Monni: “Questa è la sicurezza tanto sventolata a Perugia”

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Massimo Monni

Il candidato sindaco per “Perugia Merita” denuncia “una situazione fuori controllo”

“Aggressioni, botte e bottigliate davanti ai locali, rapine, coltellate e feriti che perdono sangue per strada. Anche i giorni di Pasqua sono stati segnati dalla violenza, ma a distanza di due mesi dalla sigla del nuovo Patto per Perugia sicura, i giornali continuano a restituirci, ormai come una routine quasi quotidiana, la fotografia di una città allo sbando sul fronte della sicurezza dei cittadini. Eppure, quando mi sono permesso di sottolineare che servono meno patti e più fatti, sono arrivate paginate e paginate di puntualizzazioni – come prevedibile dall’amministrazione comunale, ma non solo – a sottolineare che oggi la situazione è migliore rispetto a qualche anno fa”.

Il candidato sindaco per Perugia Merita, Massimo Monni, rincara la dose dopo i ripetuti episodi di violenza che continuano a verificarsi sia in centro storico sia nell’area di Fontivegge: “Le 400 telecamere di videosorveglianza tanto sventolate dall’assessore Scoccia hanno forse risolto qualcosa? Evidentemente no. Certo, a distanza di soli due mesi dalla sigla del nuovo patto, che punta su una più incisiva attività di prevenzione e contrasto della criminalità diffusa, non ci aspettavamo il miracolo di raggiungere un livello di sicurezza e di decoro che in questi anni non è mai arrivato – incalza Monni – ma qualche azione urgente ed immediata sì, come quella di rafforzare il presidio dei vigili urbani, ad esempio. Forse è bene ricordare alla nostra classe dirigente, che del sensazionalismo mediatico ha fatto la propria bandiera, che bisogna agire con fermezza per ripulire la città, che mentre si mettono a punto strategie la criminalità non va in vacanza né si concede pause di stampo elettorale per aggredire ampie zone della città che ormai sono diventate terra di nessuno. Quando devono intervenire le forze dell’ordine – che ovviamente tutti ringraziamo per il lavoro che svolgono quotidianamente – significa che abbiamo già fallito. Se queste sono le premesse, è difficile fondare le azioni forti che oggi Perugia merita e che i cittadini hanno ragione di pretendere con rabbia e preoccupazione”.