di Francesco Castellini – In quest’epoca di pazzi, in cui, come canta Battiato, ci mancavano solo gli idioti dell’orrore, forse farsi ispirare dal detto francese reculer pour mieux sauter può aiutare davvero a vederci più chiaro.
Sì perché certe volte fare un passo indietro per poter meglio prendere la rincorsa per poi saltare più lontano, non è solo una collaudata ed efficace tecnica sportiva, ma anche un assunto filosofico indispensabile da tenere ben presente se si vuol tentare di comprendere meglio la realtà che stiamo vivendo.
Un mix capace di creare una miscela catartica esplosiva, che ha il potere di shoccare l’osservatore e di irradiare nella sua mente una raggiera di riflessi “strani”, che alla fine lo fanno sentire partecipe di una battaglia che non ha ancora finito di produrre echi e rimbombi.
Una mostra che non si può assolutamente perdere. Per vederla e rivederla c’è tempo fino al 26 agosto.