Il sindaco Stefania Proietti ha spiegato le motivazioni della presenza di Assisi, decisa in pieno accordo con il Sacro Convento
Nella Sala della Conciliazione si è svolto l’incontro ufficiale con la delegazione del World Water Council dopo i sopralluoghi in Assisi che, insieme a Firenze e Roma, rappresenta la candidatura del governo italiano verso il Forum del 2024 sull’acqua.
Il sindaco Stefania Proietti ha spiegato le motivazioni della presenza di Assisi, decisa in pieno accordo con il Sacro Convento: «Ospitare questo Forum ha lo scopo, ribadito in ogni sede istituzionale, di lanciare, in maniera inequivocabile, il messaggio sul diritto inalienabile all’accesso universale all’acqua, che abbiamo sintetizzato nello slogan “acqua di tutti, acqua per tutti”».
«La Città non si sottrae da questa candidatura perché ne rilancia l’obiettivo chiedendo un accordo globale vincolante sotto l’egida delle Nazioni Unite sull’acqua pubblica. Posizione questa – afferma il Sindaco – presa in pieno accordo con i frati del Sacro Convento che (in riferimento a quanto pubblicato dalla stampa odierna) hanno inteso confermare il proprio sostegno dal punto di vista ideale e valoriale, e non organizzativo, come consono a una istituzione religiosa. È ora di agire per intraprendere questo cammino verso la convenzione Onu sull’acqua: Assisi ha la forza per farlo, verso il 2024».
Dopo aver sottolineato le caratteristiche di Assisi città-messaggio, Assisi città di San Francesco e Santa Chiara e città del Cantico delle creature, della Laudato Si’ e della Fratelli tutti, quest’ultima enciclica firmata da papa Francesco proprio sulla tomba del Santo Patrono dei cultori dell’Ecologia, il Sindaco ha rimarcato con forza che «l’acqua è un bene comune, un bene pubblico, un diritto universale di ogni persona, in particolare dei più fragili. Consapevoli della complessità e dell’urgenza della questione acqua per il futuro dell’umanità, come piccola città italiana, ma in quanto città-messaggio, vogliamo fare in ogni modo la nostra parte per gridare, a tutti coloro che hanno responsabilità in tal senso (istituzioni nazionali e internazionali, governi, cittadine e cittadini, associazioni, imprese private), che l’accesso universale all’acqua potabile non è solo una priorità urgente, ma anche una grave responsabilità. Responsabilità che deve essere condivisa da tutti, affinché ogni persona nel mondo possa godere di una vita dignitosa».
«La Città di Assisi, partecipando a questa candidatura, – ha ancora affermato il Sindaco – chiede sin da ora e chiederà, in ogni sede istituzionale, che vi sia un impegno vincolante e pubblico per un’azione concertata e coordinata di tutte le parti interessate volta a garantire concretamente che tutte le persone del mondo abbiano accesso ad acqua pulita e adeguata. Per arrivare a questo, dobbiamo avere “voce in capitolo”. Abbiamo dunque inteso farlo non chiudendo le porte, non sottraendoci a una occasione di dialogo che dovrebbe vedere in Assisi, in vista del World Water Forum 2024, a partire sin dal 2022, la convocazione di una piattaforma “di confronto e la collaborazione internazionale su uno dei temi più delicati e urgenti relativi al bene comune della nostra Terra”».
La Città di Assisi vuole offrire il proprio contributo ideale e valoriale, ma anche, necessariamente, organizzativo, affinché in queste molteplici occasioni in preparazione del Forum – qualora si realizzi in Italia ma anche se questo non avverrà – «si attui un confronto libero e aperto a tutte le istanze della società, ivi comprese quelle che si riconoscono nei Forum e Movimenti per l’Acqua pubblica e negli altri movimenti che nel mondo si battono per le stesse ragioni, e che abbia come obiettivo imprescindibile che l’acqua, in ogni parte del pianeta, sia a disposizione di tutti e non possa essere ritenuta bene privato o privatizzabile, come autorevolmente espresso dal Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’: “l’accesso all’acqua potabile e sicura è un diritto umano essenziale, fondamentale e universale, perché determina la sopravvivenza delle persone, e per questo è condizione per l’esercizio degli altri diritti umani” (n. 30)».
«Vogliamo lanciare da Assisi una sfida mondiale – ha aggiunto il Sindaco – e vogliamo creare in vista del 2024, il “giusto luogo” della discussione e della successiva azione normativa per l’acqua come diritto universale e inalienabile. Questo “giusto luogo” può essere una Convenzione-quadro internazionale sull’acqua, un accordo ambientale internazionale legalmente vincolante da produrre a cura delle Nazioni Unite da aprire alla ratifica delle Nazioni e degli Stati, avente come obiettivo quello rendere vincolante quanto già asserito nella Risoluzione della Assemblea delle Nazioni Unite 64/292 del 28 luglio 2010 “il diritto all’acqua potabile e ai servizi igienico sanitari è un diritto dell’uomo essenziale alla qualità della vita ed all’esercizio di tutti i diritti dell’uomo”».
«Consapevoli della delicatezza e dell’importanza del ruolo della nostra Città – ha concluso il sindaco – e a valle delle numerose interlocuzioni fatte, sempre insieme ai francescani del Sacro Convento, lanciamo questa ambiziosa sfida, condividendo metodi e obiettivi di una “buona battaglia” dalla quale la Città di Assisi non intende sottrarsi: affinché sorella acqua, che è di tutti, sia davvero per tutti, come diritto umano inviolabile».