Ancora fermo l’investimento da 800 milioni promesso da Arvedi. Sindacati preoccupati
L’incontro di mercoledì 11 ottobre al MiMIT, convocato dal ministro Adolfo Urso, non ha avuto l’effetto auspicato da tutti. Dunque per la firma dell’Accordo di programma per Acciai Speciali Terni si dovrà ancora attendere.
In una nota ufficiale il ministro Urso ha spiegato che “le risorse destinate dal ministero per finanziare il contratto di sviluppo sono già disponibili e potranno essere attivate non appena l’azienda presenterà domanda di accesso a seguito della conclusione del piano industriale. Stiamo lavorando in sinergia con tutti gli attori coinvolti: l’azienda ha confermato l’investimento sul piano industriale con il mantenimento dei livelli occupazionali, grazie al sostegno del ministero che ha già destinato le risorse, con la piena condivisione di Regione e Comune con cui sono stati già definiti aspetti importanti dell’accordo di programma”. Urso ha aggiunto: “Ora c’è anche l’impegno comune a individuare una soluzione strutturale per il problema dei costi energetici, in linea con il quadro normativo europeo”.
Il ministro ha annunciato di aver attivato un tavolo di confronto con la presidenza del Consiglio, la Regione, i ministeri competenti e il gruppo Arvedi “per valutare la possibilità di ottenere tariffe energetiche più competitive per Acciai speciali Terni, per garantire allo stabilimento un approvvigionamento sostenibile a lungo termine, consentendo gli investimenti e il mantenimento dei livelli occupazionali”.
Tuttavia per trovare una adeguata soluzione necessiterebbe attendere il 2029 , anno in cui verranno rinnovate le concessioni energetiche. In questi 4 anni occorrerebbe trovare una ‘soluzione ponte’, ma al momento si parla di ipotesi. L’azienda ha dato la sua disponibilità ad un incontro con le rappresentanze sindacali a Terni, fissato per il 30 ottobre.
I sindacati, invece, non nascondono la loro preoccupazione. La Uilm, in una nota a firma del segretario nazionale, Guglielmo Gambardella, e del segretario della sezione Terni, Simone Lucchetti, pur apprezzando l’impegno del ministro Urso, esprime la sua delusione sull’esito del’incontro al MiMIT che “non ha dissipato completamente i dubbi e le incertezze sulle prospettive industriali di Acciai Speciali Terni e sulla tempistica della firma dell’Accordo di Programma, nonostante le dichiarazioni ottimistiche del ministero su una fase avanzata della stesura dell’atto.
A fronte di questa condizione di indeterminatezza abbiamo però registrato la piena esposizione del ministro Urso che in prima persona ha confermato il suo impegno nel portare a conclusione positiva la vertenza.
Gli elementi acquisiti, dalle dichiarazioni dai rappresentanti del dicastero rese nella riunione, sono stati quelli della conferma dei 240 milioni di euro di finanziamento da parte del MiMIT e del MASE; l’accordo con il Comune di Terni per la discarica e la messa in sicurezza dei suoli; la possibilità di strumenti finanziari per calmierare il prezzo dell’energia fino alla scadenza nel 2029 delle concessioni della centrale idroelettrica, scadenza nella quale si potranno individuare strumenti strutturali per la riduzione dei costi energetici”.
“L’azienda – sottolinea la Uilm – ha dichiarato di voler confermare il piano industriale, il volume degli investimenti ed il mantenimento dei livelli occupazionali, pur ribadendo la necessità di avere quanto prima una soluzione strutturale del prezzo dell’energia”.
“Non vogliamo in alcun modo sentite parlare di un ridimensionamento sia del piano industriale che del sito ternano – aggiungono Gambardella e Lucchetti -, perché questo territorio ha già pagato. Come Uilm abbiamo richiamato ancora una volta le istituzioni al senso di responsabilità per una rapida soluzione della vertenza da cui dipende il futuro dell’intera città ed il destino di migliaia di famiglie”.
“Abbiamo, infine, chiesto di poter effettuare un incontro di monitoraggio del piano industriale, in sede aziendale, per verificarne lo stato di attuazione; i rappresentanti di Arvedi hanno già convenuto di incontrarci il prossimo 30 ottobre a Terni – concludono -. Ci attendiamo, nel più breve tempo possibile, la convocazione della conferenza dei servizi presso il MIMIT”.