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Bastia Umbra, braccialetto elettronico a 20enne accusato di maltrattamenti alla fidanzata

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Il Gip ha deciso che dovrà mantenersi ad una distanza di 500 metri dalle persone offese

Icarabinieri della Stazione di Bastia Umbra hanno eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare del divieto di avvicinamento nei confronti di un 20enne, ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti in famiglia, danneggiamento e atti persecutori.

Il giovane è accusato di aver ripetutamente offeso e minacciato la fidanzata 18enne, a causa dell’ossessiva gelosia, non accettando la decisione della ragazza di chiudere la relazione. a causa dei suoi comportamenti.
Per questo l’avrebbe ripetutamente ingiuriata, cacciandola anche fuori dalla casa della madre, dove stava trascorrendo la notte.
Ma in più occasioni l’avrebbe anche controllata in maniera ossessiva, chiamandola ripetutamente e inviandole numerosi messaggi nei quali alternava manifestazioni di rabbia a minacce vere e proprie o addirittura propositi suicidari.

In una delle tante animate discussioni avrebbe lanciato a terra anche il telefono cellulare della ragazza, danneggiandolo.

In una circostanza, le avrebbe addirittura impedito di recarsi al mare con gli amici, aggredendo fisicamente questi ultimi.

Scattata la denuncia, il Gip, dati i numerosi indizi di colpevolezza, sulla scorta degli elementi forniti, ha disposto nei confronti dell’indagato la misura del divieto di avvicinamento alla parte offesa ed ai suoi familiari, dai quali dovrà mantenersi ad una distanza di 500 metri con il divieto assoluto di comunicare con le persone offese anche a mezzo di strumenti telefonici, telematici e digitali.

E proprio, con l’intento di tenerlo continuamente sotto controllo, all’indagato è stato applicato anche il braccialetto elettronico.