Il bilancio degli ultimi dodici mesi del Comando provinciale
Il bilancio degli ultimi dodici mesi del Comando provinciale della Guardia di Finanza di Perugia ha messo in risalto un’Umbria dei “furbetti”.
Significativo il recupero di 13 milioni di euro sottratti al Fisco e incassati dallo Stato in seguito ad accertamenti tra le 570 verifiche effettuate. Tra i 96 evasori totali scovati in provincia, spiccano un venditore all’ingrosso di pellet e un professionista, consulente aziendale di una ditta metalmeccanica altotiberina: al pari degli altri erano “fantasmi” per il Fisco.
Individuati più di cento lavoratori in nero, per buona parte nella ristorazione: ed è nel settore del turismo che si annidano casi di operatori abusivi e tentativi di infiltrazione criminale.
Un’attività che ha permesso di recuperare tredici milioni di euro riconsegnati alle casse dello Stato, ma anche di sequestrare decine di chili di droga.
In materia di reddito di cittadinanza i duecento controlli selettivi hanno fatto emergere 164 irregolarità, con un milione e mezzo di euro percepito indebitamente, per due terzi da cittadini stranieri, e altri 300mila euro richiesti senza averne diritto.
La lotta alla corruzione ha invece portato, tra l’altro, all’arresto di due giudici a Latina.
Allo stesso modo, si è chiusa, al momento, la parentesi dei bonus per la ripartenza che, nel 2023, ha portato la Finanza a bloccare decine di milioni di euro per cessione di crediti per lavori inesistenti, 9 quelli sequestrati nel corso di un’indagine relative ai bonus facciata, ai danni di un’azienda edile con sede a Perugia.