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Boom di richieste per il prosciutto di Norcia dopo l’apertura del mercato Usa: produzione salita del 20%

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Pietro Bellini

Sbloccato l’export del fresco, Pietro Bellini, presidente del Consorzio Igp, stima in 10 milioni di euro l’iniziale aumento dei ricavi

Tradizione, innovazione e mercati internazionali, il Consorzio del Prosciutto di Norcia Igp annuncia grandi numeri, dopo l’annuncio del Ministro degli Esteri, Antonio Tajani, dello sblocco dell’export verso gli Stati Uniti di carni suine fresche o a breve stagionatura prodotte da Umbria e Toscana, che dal mercato americano erano rimaste escluse da una decina di anni a seguito della malattia vescicolare dei maiali e che dal 2016 tentavano di riconquistare questa fetta di export. La produzione del prosciutto di Norcia Igp è salita subito del 20 per cento, con una previsione iniziale del giro d’affari che vale circa 10 milioni di euro.

Quattrocentocinquantamila prosciutti l’anno, questi i numeri che arrivano dal Consorzio del Prosciutto di Norcia Igp guidato dal presidente Pietro Bellini e che raccoglie nove grandi produttori dell’area della Valnerina.
«Si apre un mercato dove l’Italia è già terza per esportazione di food and beverage, con un valore di 7,3 miliardi di euro» – ha spiegato giovedì mattina Bellini, parlando di «un risultato storico che allarga gli orizzonti di una tradizione secolare».
«Se nell’immediatezza si stima un incremento del fatturato di circa 10 milioni di euro per le aziende del Consorzio del Prosciutto di Norcia Igp, condizionato naturalmente dal livello di prodotti ora disponibili, è chiaro che i produttori, dopo aver sondato il terreno, avvieranno a stagionatura un maggior numero di cosce di suino».

«La notizia è stata già accolta con grande interesse anche negli Stati Uniti, dove c’è attenzione da parte degli operatori più qualificati del settore, anche in ottica di contrasto all’annoso fenomeno dell’Italian sounding», dice Bellini, che poi sostiene: «È solo grazie a un incessante lavoro di squadra e a un prezioso filo diretto tra l’Umbria e Roma, che ha coinvolto l’assessore Michele Fioroni, l’onorevole Raffaele Nevi e naturalmente il ministro Tajani, se oggi il Consorzio può compiere un passo verso nuove opportunità strategiche per la crescita delle nostre aziende e dei nostri territori»