Home Attualità Cambio al vertice del comando regionale Umbria della Guardia di Finanza

Cambio al vertice del comando regionale Umbria della Guardia di Finanza

0
Generale Alberto Reda

Il generale Francesco Mazzotta subentra al generale Alberto Reda

Ieri pomeriggio si è celebrato in Umbria, il 250° Anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza.
L’evento è stato preceduto dalla rituale deposizione, da parte del Comandante Regionale Umbria – Gen. B. Alberto Reda, di una corona d’alloro presso la Caserma “Cefalonia-Corfù”, sede del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Perugia, a commemorazione dei Finanzieri del Battaglione Mobilitato affiancato alla Divisione Acqui, che nei giorni di incertezza successivi all’armistizio dell’8 settembre 1943, scelsero di difendere a oltranza le isole di Cefalonia e Corfù dalle truppe tedesche.
Il valore dimostrato valse alla Bandiera del Corpo la Medaglia d’Oro al Valore Militare.

Successivamente, le celebrazioni si sono svolte nella splendida Piazza IV Novembre di Perugia, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Centrale della Guardia di Finanza – Gen. C.A. Ignazio Gibilaro – e delle massime Autorità religiose, civili e militari dell’Umbria, a dimostrazione della vicinanza delle fiamme gialle a tutto il territorio Regionale, riaffermando l’identità di un’istituzione sempre fedele alla sua storia, ma, al tempo stesso, protesa a innovarsi per rispondere con passione, dedizione e competenza alle nuove sfide frutto della modernità.
Durante la cerimonia è stata data lettura dei messaggi del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del Giorno Speciale del Comandante Generale della Guardia di Finanza.
L’incontro è poi proseguito con la consegna delle ricompense di ordine morale ai militari che si sono particolarmente distinti nell’assolvimento dei compiti d’Istituto.

Successivamente, si è dato luogo all’avvicendamento del Comandante Regionale Umbria, con il passaggio di consegne tra il Generale Alberto Reda (cedente) ed il Generale Francesco Mazzotta (subentrante).

Generale Francesco Mazzotta

La cerimonia è stata l’occasione, per il Generale Reda, dopo circa tre anni di Comando in Umbria, di rivolgere un sentito saluto alla magnifica città di Perugia ed alla straordinaria Regione Umbria, formulando i più sentiti ed affettuosi auspici di buon lavoro al collega ed amico, Generale Francesco Mazzotta, augurandogli di ricevere dal Comando più soddisfazioni di quelle che lui ha avuto, nonché sottolineando di aver operato sempre con lo sguardo rivolto in avanti, per il raggiungimento degli obiettivi di equità e giustizia sociale, che sono il fondamento della missione del Corpo della Guardia di Finanza.

Ad impreziosire la cerimonia ha contribuito il Coro di voci bianche e giovanile del Conservatorio di Musica di Perugia – F. Morlacchi, diretto dal Maestro Marta Alunni Pini, che ha eseguito l’Inno d’Italia; per poi dar seguito alla sfilata di uniformi d’epoca, per sottolineare la tradizione ultrasecolare del Corpo; Nel 2023 e nei primi cinque mesi del 2024, la Guardia di Finanza dell’Umbria ha eseguito oltre 10 mila controlli amministrativi e circa 2.800 indagini su richiesta della magistratura ordinaria e quella contabile, per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia: un impegno “a tutto campo” a tutela di famiglie e imprese, destinato ad intensificarsi ulteriormente per garantire la corretta destinazione delle risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

Un’occasione utile anche per fare un punto sull’impegno a tutto campo delle Fiamme gialle contro la criminalità e a tutela di cittadini e imprese.
Le attività ispettive hanno consentito di individuare 231 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 356 lavoratori in “nero” o irregolari.
Sono state eseguite, inoltre, circa 430 indagini di polizia giudiziaria, che hanno portato alla denuncia di 278 soggetti per reati fiscali (principalmente riferibili all’emissione di fatture per operazioni inesistenti e a dichiarazioni omesse o fraudolente).
Il valore dei beni sequestrati/proposti per il sequestro quale profitto dell’evasione e delle frodi fiscali è di circa 180 milioni di euro.