La guardia di finanza perquisisce i loro studi e sequestra documenti
L’indagine condotta dalla Procura di Firenze su Ernesto Anastasio, conosciuto anche come “il giudice poeta”, ha portato all’iscrizione nel registro degli indagati di tre avvocati perugini: l’accusa è di corruzione.
Nella giornata di ieri, negli studi dei tre professionisti, la Guardia di Finanza ha effettuato una perquisizione, su mandato dei magistrati di Firenze, e ha sequestrato alcuni documenti. Dovranno chiarire se quanto dichiarato da alcuni detenuti, ovvero che fosse necessario rivolgersi ad alcuni avvocati per presentare le proprie richieste, perché favoriti da Anastasio, piuttosto che ad altri corrisponda alla realtà oppure no.
L’anomalia che le pratiche di alcuni avvocati viaggiassero più spedite di altre, era stata oggetto di una segnalazione da parte della Procura di Generale di Perugia alla Procura Generale della Cassazione e a quella della Repubblica di Firenze.
Dal canto suo Anastasio aveva già ammesso di aver avuto un occhio di riguardo per le pratiche di alcuni avvocati, ma solo perché aveva apprezzato il loro modo fare, non perché gli avessero promesso o concesso favori di alcun tipo.