Il ministero interviene sulla vicenda, mentre i genitori dell’alunno denunciano il docente
Tanto tuonò che piovve! Per il maestro di Foligno che ha messo all’angolo un alunno di colore inducendolo a voltarsi verso la finestra per essere additato come “brutto”, non c’è clemenza. Sono direttamente fonti del Miur a rendere noto che il docente sarà sospeso dal servizio in via cautelare, con il provvedimento che è in fase di notifica, mentre l’Ufficio scolastico regionale è stato a sua volta incaricato di avviare il relativo procedimento disciplinare.
Il maestro è un 42enne umbro, da dieci anni nel mondo della scuola, che è ora assistito dall’avvocato Luca Brufani, che dice: «Quanto accaduto trascende da qualsiasi intento razziale». Direttamente il maestro, invece, in un’intervista a Porta a Porta ha parlato di una «sperimentazione didattica che puntualmente ho annunciato ai ragazzi».
A sollecitare un provvedimento rapido era stato lo stesso ministro dell’istruzione Marco Bussetti che ha «chiesto agli uffici di intervenire immediatamente. Le strutture territoriali del Ministero stanno predisponendo provvedimenti urgenti a tutela della serenità degli alunni. La scuola è luogo di inclusione ed è di tutti».
Contestualmente i genitori del bimbo di colore additato come “brutto” dal maestro si sono rivolti, già da alcuni giorni, all’avvocato Silvia Tomassoni, che sta predisponendo un atto giudiziario da presentare nei prossimi giorni alla procura della Repubblica di Spoleto. L’avvocatessa conferma quanto emerso finora, ossia che il maestro di scuola elementare di Foligno avrebbe fatto girare l’allievo di colore verso la finestra additandolo verso i compagni come «troppo brutto» e chiedendo ai bambini stessi se ciò non fosse vero. Un episodio del tutto analogo sarebbe capitato con lo stesso educatore alla sorellina del bimbo.