Home Cronaca Caso Duchini, l’ex pm assolta dai reati di peculato e concussione

Caso Duchini, l’ex pm assolta dai reati di peculato e concussione

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Sollevata la questione di costituzionalità per quattro capi d’imputazione

Il caso Duchini sembra giunto a conclusione dopo anni di indagini ed udienze. Il Tribunale di Firenze ha assolto l’ex procuratore, i carabinieri del Ros Orazio Gisabella e Costanzo Leone, gli imprenditori Carlo Colaiacovo e Valentino Rizzuto e l’avvocato Pietro Gigliotti.

L’accusa aveva chiesto condanne esemplari per gli imputati principali: dodici anni e sei mesi per Duchini, tredici per il suo collaboratore Gisabella e tre anni per l’altro militare dell’Arma, Leone. I giudici di Firenze hanno assolto tutti gli imputati

La sentenza, dunque, ha riguardato soltanto due delle imputazioni contestate: il peculato, caduto in prescrizione per tutti gli imputati, e  la concussione, per la quale è stata disposta invece l’assoluzione perché il fatto non sussiste.

Per quanto concerne il caso legato alla famiglia Colaiacovo l’ex pm era accusata di rivelazione di segreto d’ufficio insieme ai due militari; secondo il Pm la Duchini avrebbe rivelato notizie coperte da segreto a Carlo Colaiacovo, con lo scopo di favorirlo sul sequestro preventivo di quote societarie appartenenti al fratello.

Il collegio della terza sezione penale del tribunale di Firenze ha sollevato la legittimità costituzionale per quattro capi di imputazione sui sei totali, mentre per quanto riguarda la corruzione in atti giudiziari – a parere dei giudici – dovrebbe essere riqualificata in abuso d’ufficio. Il dubbio inerente la legittimità era stato introdotto dall’avvocato di parte civile Manlio Morcella, secondo il quale l’abrogazione del reato di abuso d’ufficio – introdotta dalla recente riforma Nordio – ma sarebbe in contrasto con la Costituzione che accoglie la convenzione Onu di Merida contro la corruzione

La Consulta dovrà pronunciarsi prima che il processo possa riprendere. Sarà compito della Corte Costituzionale di stabilire se l’abrogazione dell’abuso sia effettivamente in contrasto con la costituzione; nel frattempo verranno ospesi anche i termini di prescrizione dei reati contestati.