Per i giudici contabili non c’è stata nessuna violazione e nessun danno erariale in riferimento al rinnovo dell’incarico all’allora direttore generale Ganapini
La Corte dei Conti regionale ha assolto l’ex presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini e la sua Giunta, oltre allo stesso Ganapini e altre sei persone, in relazione al giudizio contabile relativo alla nomina di Walter Ganapini a direttore generale dell’Arpa Umbria.
Secondo la Procura, il danno sarebbe derivato dalla violazione della normativa che proibisce l’assegnazione di incarichi pubblici a persone in pensione, e in questo caso specifico, dall’adozione di una prassi elusiva consistente nell’assegnare incarichi a persone vicine al pensionamento. Il danno era stato stimato in 288.466,18 euro. La vicenda aveva anche avuto un risvolto penale per abuso d’ufficio, ma era stata archiviata.
Ma secondo i magistrati contabili non c’è stata nessuna violazione delle regole, poiché la Giunta regionale ha consultato un avvocato sulla possibilità di estendere il mandato del direttore per cinque anni, sapendo che si sarebbe andato in pensione dopo tre anni. L’opinione era stata positiva. Nel frattempo sono state emesse varie decisioni giuridiche, anche a livello europeo, che hanno confermato che la restrizione riguarda coloro che sono già in pensione e non chi raggiunga l’età pensionabile durante l’incarico.
La sentenza dei giudici: “In definitiva, da quanto sopra esposto emerge la sostanziale mancanza di antigiuridicità della condotta dei convenuti, il che comporta, oltre all’inesistenza del danno per l’erario, il rigetto della domanda”.
Walter Ganapini, Catiuscia Marini.
Carla Casciari, Fernanda Cecchini.
Vincenzo Riommi, Silvano Rometti.
Stefano Vinti, Fabio Paparelli.
Cinzia Balorchia, Daniela Rossi.
Catia Bertinelli, Giampiero Antonelli.
Stefano Strona, Stefano Guerrini.