L’assessore Mariangeli illustra il bilancio: controlli su Imu e Tari non pagate. “Garantiti tutti i servizi pubblici”
Il Comune di Città di Castello si è attivato per dar luogo ad una lotta all’evasione fiscale. L’azione di verifica degli importi non versati dai contribuenti nel 2023 ha permesso di avviare il recupero di una somma di oltre 2 milioni di euro.
Agli oltre 520mila euro riscontrati da Sogepu per la Tari si è aggiunto 1 milione e 500mila euro per l’Imu: in tutto qualcosa come 630 avvisi di accertamento.
Lo riporta La Nazione, che scrive anche come l’assessorato al bilancio che fa capo a Mauro Mariangeli è quello che ha tracciato un quadro delle attività svolte: “Le azioni di recupero dell’evasione fiscale servono a riaffermare l’idea che la città può crescere solo con il contributo di tutti – ha detto – Più in generale abbiamo cercato al meglio di contenere la pressione tributaria comunale e le tariffe, anche con sgravi alle famiglie in difficoltà e incentivi ai pubblici esercizi”.
“Tante sono state le difficoltà che ci hanno costretto a rivedere alcune tariffe ferme dal 2017 e dal 2018 (mense e trasporti scolastici, ndr), abbiamo lavorato per garantire i servizi pubblici ai cittadini senza alcuna rinuncia e investire sul Pnrr, cofinanziando la maggior parte degli interventi, ma anche sull’edilizia scolastica, sul miglioramento delle infrastrutture del territorio e sulla crescita economica” – aggiunge Mariangeli.