L’annuncio dell’assessore regionale alla Sanità in risposta ad una interrogazione del consigliere Pd Bettarelli
“Dopo decenni la governance di Prosperius sarà affidata a un consiglio di amministrazione a maggioranza pubblica”. Ad annunciarlo è stato l’assessore regionale alla Sanità Luca Coletto. La notizia, riferita oggi da Il Corriere dell’Umbria, è arrivata nel corso della risposta dell’assessore a una interrograzione del consigliere regionale del Pd, Michele Bettarelli.
“La governance dell’istituto – ha spiegato Coletto – sarà attribuita ad un consiglio di amministrazione a maggioranza pubblica presieduto da un soggetto nominato dalla parte pubblica. E’ previsto un collegio sindacale con maggioranza pubblica, la nomina di un amministratore delegato nominato dal socio di minoranza. Verrà dunque ripresa in mano la gestione da parte pubblica con un’azienda completamente pulita rispetto ai contenziosi in atto”.
“Ad oggi – come ha ribadito Coletto – è stata acquisita comunicazione da parte della Società Prosperius che si impegna a cedere parte delle azioni ai soci di parte pubblica nella misura necessaria alla determinazione della maggioranza pubblica, contestualmente alla cessione del nuovo pacchetto di minoranza al nuovo interlocutore privato scelto nel rispetto dei canoni del diritto civile”.
“La governance dell’istituto – ha spiegato Coletto – sarà attribuita ad un consiglio di amministrazione a maggioranza pubblica presieduto da un soggetto nominato dalla parte pubblica. E’ previsto un collegio sindacale con maggioranza pubblica, la nomina di un amministratore delegato nominato dal socio di minoranza. Verrà dunque ripresa in mano la gestione da parte pubblica con un’azienda completamente pulita rispetto ai contenziosi in atto”.
“Ad oggi – come ha ribadito Coletto – è stata acquisita comunicazione da parte della Società Prosperius che si impegna a cedere parte delle azioni ai soci di parte pubblica nella misura necessaria alla determinazione della maggioranza pubblica, contestualmente alla cessione del nuovo pacchetto di minoranza al nuovo interlocutore privato scelto nel rispetto dei canoni del diritto civile”.