Home Politica Colpo di scena, Bandecchi su Istagram dichiara di non candidarsi con il...

Colpo di scena, Bandecchi su Istagram dichiara di non candidarsi con il Terzo Polo

0

“Renzi e la Boschi hanno accettato la mia candidatura, Calenda ha detto che sono fascista, e se lo dice lui…”

“Sto riflettendo sul fatto di candidarmi in Umbria per la Camera dei Deputati: vorrei farlo perchè penso che in Umbria vadano fatte molte cose meglio di come sono state fatte fino ad oggi. Fare è diverso da parlare e voglio dimostrare che l’Umbria, Terni e la sua provincia possono diventare più forti

Cosi scriveva il 12 Agosto su Istagram Stefano Bandecchi, presidente della Ternana calcio, personaggio stimatissimo nel mondo della formazione universitaria e nella città dell’acciaio, coordinatore nazionale di Alternativa Popolare, partito fondato dall’ex ministro dell’Interno Angelino Alfano.

Ieri, 19 Agosto, Bandecchi ha annunciato la sua mancata candidatura. Nel Post di Istagram si legge “Boschi e Renzi avrebbero accettato serenamente la mia candidatura, Calenda ha detto che sono fascista e se lo dice lui… Non litigate più per la mia candidatura: ci sarà fra cinque anni e, con il mio partito, avrò tutte le firme per non dover chiedere nulla a nessuno

In questo modo Bandecchi provvede a tranquillizzare i politici umbri che avrebbero visto nel personaggio di spicco per credibilità e impegno politico, un candidato troppo forte da sconfiggere ed una buona percentuale di preferenze in Umbria da parte degli elettori nel ternano, dove il patron della Ternana calcio è amato e stimato dai cittadini per quanto “de facto” nel mondo universitario e per la città, non ultimo il progetto del nuovo stadio e di una clinica.

Peccato per il partito di Renzi e di Calenda “ definito dai suoi leader Terzo Polo”, ma tale ammissione è prematura e si potrà affermare solo alla fine delle consultazioni del 25 settembre prossimo: al momento, secondo gli ultimi sondaggi, non sembrano esserci i numeri per la credibilità politica, tale da competere con i due poli di destra e di sinistra.

Calenda sta facendo una serie di errori strategici e forse anche per questo dall’esterno Renzi mantiene le distanze, soprattutto quando non si accettano candidature come quella di Bandeccchi, con scuse irrazionali. Tra l’altro Stefano Bandecchi è un personaggio notissimo nella capitale della politica, dove Calenda si è candidato.

A spiegare le ragioni è stato lo stesso patron rosso verde che, con un video su Istagram, ha spiegato “Siccome vedo tanta polemica, voglio farla fermare subito. Io non sarò candidato alle prossime elezioni. Il motivo fa quasi sorridere però ve lo voglio dire perché è simpatico. Mi ha appena telefonato Maria Elena Boschi (Italia Viva) che avrebbe tranquillamente accettato la mia candidatura, perché c’è da dire che Italia Viva non aveva alcun problema sulla mia persona.

Calenda invece è stato ostativo perchè, secondo lui, io sono fascista a causa di un video su Internet in cui indosso una maglietta dei paracadutisti e dico un motto dei parà, che per il leader di Azione è un motto fascista. Pur essendo il segretario di Alternativa Popolare e pur essendo iscritto al Partito Popolare Europeo, per lui sono fascista e quindi non degno di candidaturaVa bene così, risparmierò un po’ di soldi e di fatica e mi dedicherò in maniera più concreta ad Alternativa Popolare. Che sicuramente sarà un partito che andrà benissimo fra cinque anni o quando comunque, per caso, dovesse cadere la prossima legislatura. Sono un uomo franco e mi piace la sfida della vita, per questo non ho mai avuto problemi ad ammettere le mie sconfitte. Questa è una bellissima sconfitta che mi ha insegnato molto, e cioè che non tutte le persone sono intelligenti allo stesso modo. Detto questo, mi dispiace per i partiti di centro perché sono spariti da questa nazione, ma ci sarà Alternativa Popolare che è un partito di centro”.

Peccato, Bandecchi sarebbe stato un parlamentare importante per l’Umbria e, forse ce l’avrebbe fatta a tirare su i sondaggi sulle preferenze di quello che “potrebbe” divenire il terzo polo. Il personaggio Matteo Renzi, occorre evidenziarlo, lo aveva scelto perché era l’uomo giusto! Veramente peccato!