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Congresso nazionale di Forza Italia per confermare segretario Antonio Tajani

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Al convegno saranno presenti anche 24 delegati umbri

Nel pomeriggio di oggi, venerdì 23 febbraio, di fronte a una platea di 1.309 delegati, al Palazzo dei Congressi di Roma, si apre il primo congresso di Forza Italia senza Silvio Berlusconi, che ha come obiettivo la conferma alla leadership di Antonio Tajani, che ha presentato la sua candidatura alla segreteria nazionale di FI.

Al convegno saranno presenti anche 24 delegati umbri: si tratta di Raffaele Nevi, Catia Polidori, Francesca Peppucci, Roberto Morroni, Andrea Romizi, Antonino Ruggiano, Giacomo Cagnoli, Daniela Flagiello, Fiammetta Modena, Michele Cesaro, Stefano Del Giulio, Claudio Mattioli, Riccardo Meloni, Andrea Pilati, Marco Renga, Filippo Ugolini, Fabio Vincenti, Laura Pernazza, Roberto Moreli, Francesco Maria Ferranti, Stefano Fatale, Sergio Bruschini, Stanislao Fella e Guido Nevi.

Attesi anche tanti cittadini, imprenditori, rappresentanti sindacali e volti noti della politica italiana e internazionale: da Ignazio La Russa, alla presidente del Parlamento Europeo Roberta Metzola, passando per il numero uno del Ppe Manfred Weber e per l’eurodeputato spagnolo Antonio Lopez Isturiz.
Probabile la presenza di Marta Fascina, in quanto deputata forzista.

Assenti i figli di Berlusconi, che hanno fatto sapere di voler evitare che si possa riaprire il dibattito su un’eventuale successione di un Berlusconi al trono del fondatore.
In ogni caso, il congresso si aprirà con un omaggio al leader scomparso: il video del suo ultimo discorso al Senato, per la fiducia al Governo.

Molto probabilmente Tajani sarà eletto segretario, già vice del Cavaliere nell’ultima fase della malattia, sostenuto oramai da tutto il partito e gradito alla famiglia Berlusconi, che pur non partecipando alle assise, invierà un messaggio di congratulazioni non appena verrà eletto.
Attese in video anche gli interventi della presidente della commissione europea Ursula von der Leyen e della premier Giorgia Meloni.

Il vicepremier con delega agli Affari Esteri riceverà l’investitura ufficiale a leader del partito domani 24 febbraio, sabato pomeriggio, e non ci sarà gara interna nemmeno tra i vicesegretari: Roberto Occhiuto, Deborah Bergamini, Stefano Benigni e Alberto Cirio.

Tajani punta a radicare l’immagine di FI come forza solida, moderata ed europeista dentro la coalizione di governo, con il chiaro obiettivo di raggiungere la percentuale del 10% alle Europee e raddoppiare questo risultato alle prossime politiche. E la collocazione dentro i Popolari Europei è tanto radicata che, questa volta, alle urne gli elettori troveranno proprio il simbolo del Ppe al centro al centro di quello azzurro.

L’unica sfida sarà per la carica del “sostituto”: in caso di impedimento del segretario, prenderà il suo posto il vice che avrà preso più voti o, a parità, il più anziano. Occhiuto, Bergamini, Benigni e Cirio sono quattro volti noti del partito: il primo è considerato vicino a Tajani e stando ai pronostici dovrebbe essere il più votato; la seconda ha storicamente buoni rapporti con la famiglia Berlusconi; il terzo viene associato a Marta Fascina; mentre il quarto – governatore del Piemonte – è espressione dei territori.

Nella due giorni ci sarà spazio anche per confrontarsi su otto mozioni, frutto del lavoro dei dipartimenti azzurri coordinati da Alessandro Cattaneo. Sarà l’occasione per affinare la linea del partito su lavoro, energia, agricoltura, giustizia, riformismo e tanto altro.