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Covid: chiudono 5 sale operatorie dell’ospedale di Perugia

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Pantalla riconvertito in Covid hospital

Marcello Giannico

5 SALE OPERATORIE CHIUSE AL SANTA MARIA DELLA MISERICORDIA

Il numero delle sale operatorie rimaste attive e funzionanti, all’Ospedale Santa Maria della Misericordia, è praticamente dimezzato.

Cinque le sale chiuse nel blocco Trancanelli, per lasciare spazio agli 8 nuovi posti destinati ai pazienti ricoverati in terapia intensiva, come previsto dal

Come emerge dall’intervista a Marcello Giannico, commissario straordinario dell’azienda ospedaliera di Perugia, pubblicata sulle colonne del Corriere dell’Umbria, i nuovi posti di terapia intensiva saranno presto attivi.

A differenza di Terni, dove i nuovi posti letto della terapia intensiva non potranno essere operativi in mancanza di adeguato personale medico – come dichiarato dal commissario dell’azienda ospedaliera ternana, Pasquale Chiarelli – a Perugia si inizierà subito ad ospitare i pazienti Covid che necessitano di rianimazione.

Questo grazie al reimpiego degli anestesisti delle sale operatorie che, coordinati dal Professor Edoardo De Robertis (a capo di Terapia Intensiva 2), verranno coinvolti in una equipe insieme ai rianimatori.

Giannico, in merito alla situazione dell’ospedale perugino, ha dichiarato inoltre che il clima di tensione si sta abbassando, anche grazie al supporto dell’ospedale da campo dell’esercito, e che il Santa Maria della Misericordia non è mai stato sul punto di collassare durante questa seconda ondata.

OSPEDALE DI PANTALLA RICONVERTITO IN STRUTTURA COVID

Martedì mattina, 17 novembre, il commissario straordinario della Usl Umbria 1 Gilberto Gentili, ha ufficializzato la riconversione in ospedale Covid del nosocomio della Media Valle del Tevere.

40 posti di degenza ordinaria all’interno dell’ospedale saranno riconvertiti, mentre ne saranno allestiti altri 10, destinati alla terapia semi intensiva.

I cittadini della Media Valle del Tevere hanno accolto con rabbia e perlpessità la riconversione dell’ospedale di Pantalla.

“Per una realtà come la nostra” afferma il consigliere comunale di Todi Civica, Floriano Pizzichini – non avere il pronto soccorso è un problema serio. Il presunto potenziamento futuro con cui si addolcisce la pillola, non risolve il problema, perché, per alcune malattie, infortuni, traumi, purtroppo, non esiste appello, non c’è una contro prova. Il 118 non sostituisce un pronto soccorso”.

Già dalle ore 8 di venerdì 20 novembre non sarà più possibile accogliere i pazienti all’interno del pronto soccorso e il servizio di 118 sarà riorganizzato e potenziato con postazioni fisse attive h24 a Marsciano, Todi e presso lo stesso presidio ospedaliero più un’automedica.

Ma essendo diviso in blocchi distinti che consentono percorsi completamente separati e sicuri, l’ospedale potrà comunque continuare a garantire gran parte delle attività generaliste per i pazienti non Covid. Restano, infatti, attivi i seguenti servizi: al primo piano il laboratorio di analisi, la farmacia, il punto prelievi, gli ambulatori di diabetologia, cardiologia, urologia e chirurgia plastica e generale.

Attivi anche il servizio di nefrologia e dialisi, l’unità di raccolta sangue, l’ambulatorio di allergologia, gli ambulatori ostetrico-ginecologici, l’oncologia (compresa la somministrazione di chemioterapia e il supporto psiconcologico), l’ortopedia, la diagnostica per immagini, l’endoscopia digestiva e lo screening del carcinoma del colon retto. Aperti anche gli ambulatori per le visite gastroenterologiche, la celiachia e le malattie croniche dell’intestino e l’endoscopia per lo studio delle patologie gastroenteriche, oltre all’ambulatorio per la procreazione medicalmente assistita. Inoltre, si continuerà ad eseguire interventi in endoscopia, come quelli al fegato per l’asportazione di calcoli senza intervento chirurgico e di tumori allo stomaco e al colon allo stato iniziale.

DA DOMANI RIPRESA DEGLI INTERVENTI ONCOLOGICI NELLE CLINICHE PRIVATE

Dalla giornata di domani, venerdì 20 novembre, riprenderanno gli interventi per i malati oncologici presso cliniche private, da parte dell’equipe della Breast Unit dell’ospedale di Perugia.

“Partiamo subito domani alla clinica Liotti – ha specificato il primario della Breast Unit Antonio Rulli – proseguiremo la prossima settimana martedì, mercoledì e giovedì a Porta Sole. Contiamo di effettuare 12 interventi che avevamo dovuto sospendere la scorsa settimana”.

“Il nostro obiettivo ora – continua il primario Rulli – è abbattere il più possibile le liste di attesa: ci sono 80 donne che aspettano di essere operate e altre cinquanta che presentano un quadro meno grave ma che non possono certo essere dimenticate”.

“Non si muore solo di Covid- aggiunge Rulli – è assurdo pensare di fermare gli interventi urgenti. Come deve far riflettere che molti pazienti decidano di rinviare per paura del virus le visite di controllo”.