Anche le nostre testate hanno aderito alla campagna straordinaria di raccolta fondi promossa da Unicef, Unhcr e Croce Rossa
Anche Umbria Settegiorni e quotidianodellumbria.it aderiscono alla mobilitazione per aiutare, donare, ospitare, inviare alimenti e farmaci per sostenere la popolazione ucraina colpita dalla guerra.
Unicef, Unhcr e Croce Rossa Italiana hanno unito le proprie forze in una campagna straordinaria di raccolta fondi (con il sostegno della Rai e di molte testate giornalistiche) per i bambini e le bambine dell’Ucraina, invitando a chiamare il numero solidale 45525.
Gli appelli ad aiutare
Centinaia i cittadini che stanno donando, che raccolgono pacchi alimentari e farmaci, che si offrono per ospitare bambini o nuclei familiari di profughi ucraini. Sui social mobilitati anche gli influencer, gli artisti, i personaggi social.
Le nostre testate giornalistiche si uniscono al coro che invita a donare per la Croce Rossa italiana: «Con questi aiuti concreti si può fare la differenza per la popolazione ucraina. Abbiamo deciso di sostenere le azioni concrete di @crocerossaitalia: supportateli anche voi, ogni piccolo gesto è un aiuto concreto».
In due giorni è stata raccolta già la cifra di un milione di euro.
Come donare
I fondi raccolti con questa campagna verranno utilizzati per garantire alle famiglie e ai bambini dell’Ucraina protezione, rifugi, coperte, cure mediche, acqua potabile, kit per l’igiene personale e supporto psicologico. Per aiutare migliaia di persone vulnerabili in Ucraina è possibile donare tramite il numero solidale 45525 dal proprio telefono cellulare o con una chiamata da rete fissa in diversi modi:
– inviando 2 euro al 45525 via sms inviato dal cellulare Windtre, Tim, Vodafone, iliad, PosteMobile, Coop Voce, Tiscali;
– 5 o 10 euro al 45525 con chiamata da rete fissa Tim, Vodafone, Windtre, Fastweb e Tiscali;
– 5 euro al 45525 con chiamata da rete fissa Twt, Convergenze, PosteMobile.
La raccolta fondi
«Con l’escalation delle violenze, la Croce Rossa Ucraina e tutto il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa si sono subito attivati, grazie al lavoro straordinario dei volontari, in delicate operazioni di assistenza alla popolazione – sottolinea Francesco Rocca, presidente della Croce Rossa Italiana – Sono state anche lanciate campagne pubbliche di informazione di primo soccorso e anche appelli alla tutela della popolazione, al rispetto del diritto internazionale umanitario e dei diritti umani. Sono stati, infine, predisposti stock umanitari. Ma i bisogni e le richieste di intervento sono molteplici e in diverse aree geografiche del Paese. Per questo, abbiamo deciso di lanciare un appello urgente che possa aiutarci a raggiungere concretamente quante più persone possibile. Grazie!».
«Siamo gravemente preoccupati per le sofferenze immani patite dalla popolazione a causa dell’azione militare in corso in Ucraina – dichiara Chiara Cardoletti, rappresentante Unhcr per l’Italia, la Santa Sede e San Marino – La situazione nel Paese è molto fluida e cambia di ora in ora, stimiamo che ad oggi oltre 100.000 persone abbiano già abbandonato le loro case e siano sfollate all’interno del Paese, mentre oltre 115 mila avrebbero attraversato i confini internazionali dirigendosi verso Polonia e Moldavia e i Paesi limitrofi. Questa è una crisi di rifugiati che potrebbe durare a lungo, per questo abbiamo intensificato le nostre operazioni nell’area e siamo pronti a fornire assistenza ovunque sia necessario e possibile. Ma serve il contributo di tutti: anche un piccolo aiuto può fare la differenza in questo momento».
«Questo è un momento terribile per i bambini di tutto il Paese – aggiunge anche Carmela Pace, presidente dell’Unicef Italia – L’operazione militare in Ucraina rappresenta una minaccia immediata per la vita e il benessere dei 7,5 milioni di bambini che vivono nel Paese. Negli ultimi giorni, i bisogni dei bambini e delle famiglie stanno aumentando di pari passo con l’acuirsi dell’emergenza. Abbiamo operatori nel Paese in uffici, oltre a team mobili di protezione dell’infanzia che forniscono supporto psicosociale ai bambini traumatizzati. Non possiamo abbandonare i bambini e le famiglie dell’Ucraina».