Home Cronaca Droga e telefonini portati nel carcere di Terni con i droni

Droga e telefonini portati nel carcere di Terni con i droni

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Tutto è partito dalle indagini della Procura di Napoli che hanno svelato infiltrazioni della Camorra in 19 penitenziari italiani

Sono stati utilizzati dei droni per far entrare nelle carceri cellulari, droga, armi. E il cuore dell’organizzazione criminale che gestiva i traffici era a Napoli. Due le ordinanze di custodia cautelare in carcere eseguite da Polizia di Stato e Polizia Penitenziaria, su richiesta della direzione distrettuale antimafia partenopea, nei confronti complessivamente di 31 persone.

Le indagini della Procura di Napoli hanno svelato infiltrazioni della Camorra in 19 carceri italiani, tra cui c’è anche il penitenziario di Vocabolo Sabbione di Terni.
I droni erano gestiti da una sorta di ‘service’ che aveva tariffe precise: mille euro per consegnare uno smartphone, 250 euro per un telefonino abilitato alle sole chiamate vocali e 7mila euro per mezzo chilo di droga.

Oltre Terni, coinvolti i carceri di Frosinone, Napoli-Secondigliano, Cosenza, Siracusa, Lanciano, Augusta, Catania, Rovigo, Caltanissetta, Roma-Rebibbia, Avellino, Trapani, Benevento, Melfi, Asti, Saluzzo, Viterbo e Sulmona.

Quei droni erano modificati per trasportare oggetti pesanti (come un’arma) ma anche per ‘bucare’ le aree no fly zone.