Così il diplomatico ed ex viceministro ospite dell’appuntamento “Abbattere muri, costruire ponti per una città di pace
“Vittoria Ferdinandi una speranza Perugia”. Questo il grande augurio di Mario Giro, diplomatico e già viceministro, ospite dell’appuntamento “Abbattere muri, costruire ponti per una città di pace”, a cui ha partecipato la sindaca di Assisi Stefania Proietti, Patrizia Spada della Ong Tamat e la candidata sindaca Vittoria Ferdinandi.
“Grazie per la vostra campagna che cerca di andare controcorrente – ha detto Giro – in un contesto di odio e di contro. Viviamo in una fase difficile, in cui occorre ribadire che la guerra non risolve niente. Sono solo la pace e il negoziato le cose che possono servire a crescere, rifiutiamo questo trascinamento all’indietro verso l’odio”. Con la sindaca Proietti il richiamo alla comunità di valori di Perugia e Assisi, l’una con il grande gesto di Aldo Capitini e l’altra con il “coraggio rivoluzionario della pace di un uomo come San Francesco”. Ad impreziosire ulteriormente il pomeriggio la testimonianza di Patrizia Spada, che ha evidenziato come si possa e si debba lavorare per un mondo più equo e giusto.
“La nostra idea – ha detto Vittoria Ferdinandi – è quella della partecipazione, che significa costruire una grande intelligenza collettiva che ci porti a ridefinire un nuovo alfabeto della politica. I più grandi strumenti di pace siamo noi, solo noi possiamo dire no alla tentazione del muro. Per questo lavoreremo ad un grande progetto che faccia sì che Perugia e Assisi, insieme, riscoprano ancora di più il Dna di pacifismo e umanità di Capitini e San Francesco, ma anche il Dna dell’Università degli Studi e dell’Università per Stranieri, che ci hanno dimostrato come l’integrazione di culture sia una ricchezza”.