“La politica è il più importante strumento di costruzione della giustizia sociale”
Giuliano Granocchia è stato in passato Assessore provinciale al Lavoro alla Formazione Professionale e alla Scuola, e dopo aver intrapreso l’attività di imprenditore, che svolge tuttora, ed aver ricoperto negli ultimi quattro anni la carica di presidente di Confesercenti Umbria, ha deciso di candidarsi per il M5S alle prossime elezioni regionali dell’Umbria. A lui abbiamo rivolto alcune domande:
Per quale motivo ha deciso di candidarsi?
Chi mi conosce sa che l’impegno politico è stata una dimensione che per molti anni ha caratterizzato il mio tempo. Provengo da quella generazione che ha sempre ritenuto la politica il più importante strumento di costruzione della giustizia sociale al servizio dei più umili e dei ceti produttivi. Senza politica sana non può esserci miglioramento sociale, non possono esserci politiche ambientali, non possono esserci politiche a difesa del lavoro e di molti altri aspetti che, o agiscono dentro una dimensione collettiva e partecipata, o diventano tentativi individualistici che vedono uno vincere e mille fallire. Quindi ho deciso di impegnarmi di nuovo perché vedo nel Movimento 5 Stelle quel soggetto capace di rappresentare molte di queste cose dimostrandolo nel corso degli anni: dal salario sociale, alla spazza corrotti; dalla legge sulle comunità energetiche al 110 che ha rappresentato il salvagente di un paese che, appena uscito dall’emergenza covid sembrava dovesse vedere la sua economia crollare. Si, senza dubbio il Movimento è il luogo che più rappresenta i miei ideali.
Quale sarà la sua priorità nel caso venisse eletto in Assemblea legislativa?
Difficile indicarne una, perché molti sono i temi che dovrà affrontare il prossimo Consiglio regionale, ma se proprio devo dirne una dico la questione salariale; da affrontare, per quanto di competenza regionale, attraverso una legge che stabilisca un salario minimo per tutte le ditte che partecipano agli appalti. Tema che, è evidente, è fortemente legato a quello di un salario sociale.
Gli altri punti salienti del suo impegno politico?
Le politiche economiche ed industriali collegate alle politiche formative. Serve una legge regionale sui distretti industriali, l’Umbria è l’unica a non averla. Interventi sulla scuola che a causa della legge di Bilancio del Governo vedrà tagliati migliaia di posti tra personale docente e personale ATA. Naturalmente il grande tema dei collegamenti: dicendo no alla stazione di Creti e riaprendo una necessaria discussione su quali dovranno essere gli interventi strategici sul trasporto ferroviario in stretta relazione al nostro aeroporto. Avvicinandoci alle indicazioni strategiche dell’Europa. Ed ovviamente il piano regionale dei rifiuti svelando la furbizia di un Piano che indica la necessità (sbagliata) di un termovalorizzatore ma si guarda bene dal dire dove farlo e dove trovare i 150 milioni di euro necessari.
Perché i cittadini umbri dovrebbero votarla?
Questa è forse la risposta per me più facile. Ho alle spalle una lunga esperienza da politico, da amministratore ed oggi anche di imprenditore e Presidente di una tra le più importanti Associazioni di categorie. Sa quale è il soprannome che nel corso degli anni mi hanno dato e che mi porto addosso con grande onore: quello che fu dato a Robespierre, l’incorruttibile. Ed anche qui il M5S credo sia ancora oggi un grande esempio di come non tutta la politica è uguale. Nel corso dei circa 6 anni da Assessore provinciale ho gestito milioni di euro ed anche , posso dirlo, un po’ di potere connaturato al mio ruolo. Non credo che mai ci sia stata ombra alcuna sul mio operato. Quando fui confermato fui il primo assessore alla Formazione e Lavoro ad esserlo nella storia della Provincia di Perugina. Una ragione legata alla qualità del mio operato forse centra qualcosa.