Inoltre il sindaco di Terni ha chiesto un intervento chiarificatore da parte del ministro Piantedosi
L’ufficio elettorale della Corte d’Appello di Roma, presieduto da Tommaso Picazio, ha escluso Alternativa Popolare di Stefano Bandecchi e Luca Palamara dalle Elezioni Europee 2024 per la circoscrizione Centro, mentre la stessa istanza è stata accolta a Napoli.
Di conseguenza, gli elettori di Lazio, Toscana, Umbria e Marche, al momento, non avranno la possibilità di votare per Alternativa Popolare, a differenza di quelli del Sud Italia.
Ancora non si conoscono le decisioni delle Corti d’Appello di Milano, Venezia e Palermo.
Da AP trapela rabbia e indignazione per quello che viene visto come un “cortocircuito istituzionale e normativo”.
Dopo che la Corte d’Appello di Roma ha ricusato Alternativa Popolare al collegio per il centro Italia, dove era stata presentata la lista con l’ex magistrato Luca Palamara, il fondatore del partito Stefano Bandecchi ha annunciato di aver già fatto ricorso in Cassazione.
«Lo abbiamo presentato mezz’ora dopo – ha detto il sindaco di Terni – eravamo già pronti perché immaginavamo che qualcuno non avrebbe letto la nota del Viminale, che è chiarissima. Ap, infatti, riteneva di poter partecipare alle elezioni senza dover raccogliere firme, perché aderisce al Ppe con lettera di autorizzazione e simbolo del partito europeo».
Inoltre il sindaco di Terni ha chiesto un intervento chiarificatore da parte del ministro Piantedosi, con la speranza che si possa risolvere la situazione a favore del suo partito.