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Fibra ottica ultraveloce al 50% ma peggiora lo scempio delle strade

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Buche pericolose, auto danneggiate e forti disagi per gli automobilisti

Fibra ottica_Perugiadi Luciano Spada – Il 50 per cento della città di Perugia è stato già cablato con la fibra ottica ultraveloce. Il piano di cablaggio, predisposto da Open Fiber, la società controllata dall’Enel e da Cdp, ha raggiunto infatti la copertura del 50% degli edifici e perugini e grazie agli accordi con i principali operatori del settore, tra cui Vodafone, Wind Tre, Tiscali.

Ma se da una parte la città, gli abitanti e le imprese troveranno un ottimo giovamento nella miglioria delle telecomunicazioni e della velocità di internet, dall’altra gli stessi cittadini si lamentano per lo scempio di come sono state chiuse le strade dopo i lavori; il termine esatto è “rattoppo riciclato” che non è ammissibile neanche in casi di situazioni particolari ( piccoli percorsi), pensate cosa accade in gran parte della città che è diventata uno scempio, anche per il metodo utilizzato perla chiusura delle buche generate dai lavori dell’alta banda in cui si utilizza, per motivi risparmio, materiale usato e catrame rilavorato con il rischio che alle prime piogge si possa sgretolare.

fibra ottica_PerugiaLo stesso problema vale per le buche e le voragini che si stanno moltiplicando in Umbria, perché a forza di rattoppare (anche in questo caso le buche) si richiamo infiltrazioni di acqua che nel tempo causano voragini come accaduto di recente in via Palermo a causa proprio di un tubo dell’acqua difettoso.

Il nostro giornale da mesi si occupa di questo problema lanciando segnali di allarme ai responsabili che da parte loro non hanno soluzioni migliori per risolvere il problema.

Basta percorrere via Pompeo Pellini, via dei Fiosofi, Via Settevalli, Madonna Alta, per non parlare della strada che dal cimitero porta a Ponte San Giovanni: sono strade ridotte a percorsi di guerra. Il manto stradale della maggior parte delle strade del Comune di Perugia si presenta come una sorta di percorso di guerra, con crepe, buche, sfaldamenti che mettono a dura prova i pneumatici e le sospensioni delle autovetture; per le gomme e gli ammortizzatori è una vera strage. Per la felicità di gommisti e meccanici il cui settore ha subìto un incremento del fatturato del 35%.

Le imprecazioni ad ogni scossone sono accompagnate ad un “pensiero” verso l’Amministrazione Comunale.

Da palazzo dei Priori arriva la giustificazione: “Per assicurare la manutenzione ordinaria delle strade cittadine servirebbero tra i quattro e i cinque milioni di euro all’anno. Fino al 2010 il Comune era riuscito ad investire un milione mezzo di euro l’anno, ma nel 2011 e nel 2012 gli investimenti sono stati forzatamente ridotti in conseguenza dei tagli imposti dal Governo”. Oggi il Comune riesce a mettere a disposizione di questa voce solo 600 mila euro l’anno. Ma a novembre del 2016, sempre dalle colonne del nostro giornale, annunciavamo l’arrivo in Umbria di 3,5 milioni di euro da parte del Governo per l’intervento delle strade a cui sono stati destinati 2,5 milioni di euro alla provincia di Perugia e a Terni un milione di euro. Ad oggi non notiamo particolari lavori a riguardo, ma anche se fosse, come ha dichiarato un noto politico umbro, “si tratta di una boccata d’ossigeno”.