Magione, svolta nelle indagini sulla spedizione punitiva al ’Cainone’. In carcere anche i due egiziani
Si comincia a chiarire il quadro relativo al tragico evento di cronaca nera accaduto a Magione, che ha visto compire un grave crimine nel locale “Il Cainone”, consistito nell’accoltellamento di due fratelli ristoratori a San Feliciano.
I carabinieri di Città della Pieve hanno dato esecuzione a un’ordinanza che pone agli arresti domiciliari Manila Dolciami, ex moglie di Giuseppe Sorrentino, uno dei due fratelli ristoratori aggrediti all’interno del loro locale la sera di martedì 12 dicembre. La misura cautelare emessa dal Gip è stata notificata alla donna nella Rsa in cui è ricoverata a seguito dell’incidente stradale che l’aveva coinvolta immediatamente dopo i fatti.
“Ammazzateli tutti”, così secondo le testimonianze gridava la donna al suo nuovo compagno e ai due presunti complici. Da li un delirio di sangue con i due feriti gravemente, la madre e la sorella accorse in aiuto anche loro rimaste ferite e infine con l’incidente stradale che ha coinvolto il veicolo guidato dalla 19enne figlia della coppia.
Che la voglia di vendetta covava da mesi lo conferma la testimonianza della figlia dei due, che come scrive oggi Il Messaggero, è stata raccolta nelle carte dell’indagine, che racconta come lo scorso agosto, nel corso di una lite la madre abbia minacciato di morte il padre con frasi molto esplicite, come quella in cui affermava “che lo avrebbe fatto ammazzare mandando i suoi amici egiziani”.
Eseguiti anche due fermi nei confronti di altrettanti cittadini egiziani che, secondo la ricostruzione della Procura, erano presenti al momento dell’aggressione.
Uno (Bebawi) era stato in un primo momento arrestato e poi scarcerato dal gip Elisabetta Massini per la mancanza di gravi indizi di colpevolezza, un altro (Okasha) era invece finito al ‘Santa Maria della Misericordia’ dopo l’incidente poc’anzi ricordato.
Il terzo egiziano, Mohamed Elsayed (che è il nuovo compagno della Dolciami) si trova invece tuttora in carcere a Capanne, con l’accusa di duplice tentato omicidio.