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Grosso lupo investito a Ponte Rio di Perugia

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Sulla strada che da piazza Grimana scende giù verso Ponte Felcino

Un lupo adulto è stato investito alla periferia di Perugia, a Ponte Rio, sulla strada che da piazza Grimana scende giù verso Ponte Felcino.
È accaduto vicino al centro abitato. I presenti quando hanno visto la sagoma a terra hanno pensato si trattasse di un cinghiale, ma, presto, si sono accorti che le sembianze non erano quelle, in quanto assomigliava più a un cane di grosse dimensioni.
L’episodio ha creato molto allarme fra i residenti, che da tempo segnalano e lamentano la presenza di animali selvatici nella zona.

Del resto si sa che i lupi non vivono più esclusivamente nelle aree di campagna, tanto che i ripetuti avvistamenti in prossimità dei centri abitati sono ormai una conferma del cambiamento delle abitudini da parte di questi predatori.
La cronaca registra ormai da tempo che a ridosso della città, incontri e predazioni non sono più da considerare eventi così inaspettati.
Un allarme confermato dalle statistiche che rilevano appunto che il trend di crescita risulta evidente. Nel nostro Paese gli esemplari stimati erano un paio di anni fa tra i 1.600 e i 2mila, ma adesso i numeri si sono letteralmente moltiplicati, testimoniando questa rapida espansione verso ambienti che sono più antropizzati.

 

 

Essenzialmente, questi spostamenti sono correlati al fatto che, in diverse zone montane, il lupo ha raggiunto una densità eccessiva in rapporto a quella che è la disponibilità alimentare. Di conseguenza, i singoli esemplari che non appartengono ai branchi, scelgono di abbassarsi di quota. Seguono corridoi ecologici e scie olfattive delle prede che li conducono fino ai centri abitati, e di conseguenza può capitare di incrociare qualche lupo, che trova minore territorio boscato nel quale ripararsi e sentirsi al sicuro.

Si ritorna quindi alla necessità di investire sulla prevenzione, sebbene che in alcuni contesti diventa difficile, se non impossibile, metterla in atto.
Nelle campagne, i lupi frequentano i letamai delle grandi stalle alla ricerca di placente di bovini, scarti di macellazione, o carcasse, che considerano fonti alimentari, fuori dalle abitazioni, ricercano cibo messo a disposizione degli animali domestici. Ne consegue la necessità, in particolare per chi risiede nelle zone in cui sono state segnalate predazioni o si verificano avvistamenti, di fare attenzione a determinati comportamenti quotidiani.
Innanzitutto evitare di lasciare rifiuti organici, avanzi alimentari o di macelleria fuori dalle case, perché possono diventare un forte attrattivo.
Nelle ore notturne, è opportuno riparare in ambienti sicuri i cani o gli animali domestici.