Si ripete l’evento legato alla celebrazione del Beato Angelo
A Gualdo Tadino è tornato a fiorire il biancospino, o meglio ancora, come affermano i botanici il pruno selvatico, il cespuglio figlio del ceppo originario del 1324 che fiorì il 15 gennaio al passaggio della salma del Beato.
Per i gualdesi è un prodigio che si rinnova, proprio perchè si verifica puntualmente a ridosso della festività, senza che cambianti climatici o pazzie del meteo influiscano sul suo appuntamento con la storia. Miracolo o evento naturale, ognuno assegna alla fioritura il significato che crede, certo è che per i gualdesi rappresenta un momento di devozione al Beato eremita le cui spoglie mortali riposano nella cripta della cattedrale di San Benedetto.