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Gubbio, un mare di emozioni alla corsa dei Ceri Mezzani

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Protagonisti generosi e appassionati giovani ceraioli, che come sempre non hanno lesinato coraggio, forza, spirito di dedizione

Bella e entusiasmante la Festa dei Ceri, ma affascinante e a suo modo ipnotizzante, anche la corsa dei Ceri Mezzani, che ieri ha visto Sant’Ubaldo arrivare alla Basilica con un chiaro distacco da San Giorgio, che ha assistito alla tradizionale chiusura del portone, che ha visto i santubaldari entrare nel chiostro e scavjare con il capodieci Riccardo Ciacci.
Una bella giornata che ha fatto da cornice ad una Corsa entusiasmante, che ha visto protagonisti generosi e appassionati giovani ceraioli, che come sempre non hanno lesinato coraggio, forza, spirito di dedizione.

L’Alzata ha registrato una particolarità perché il Capodieci di Sant’Ubaldo, Riccardo Ciacci, ha centrato in pieno nel lancio della brocca il pennone di piazza Grande. Con Ciacci festa grande per Daniele Giombini Capodieci di San Giorgio e Pietro Sannipoli per Sant’Antonio, con i Capitani Emanuele Fiordelli e Daniele Brunetti.

Finale senza problemi per Sant’Ubaldo che ha chiuso il portone del chiostro della basilica nel finale sempre discusso e che mercoledì scorso aveva visto forti tensioni e storture proprio davanti all’urna che custodisce le spoglie incorrotte del patrono.

La chiusura in Basilica, serena, piana, è un’immagine bella e ricca d’insegnamento, che ha chiuso nel modo migliore il giorno della Festa, quella della giovinezza, che mai come nell’occasione dei Ceri Mezzani trova interpreti migliori.